Light Cycles di Arthur Duff è un progetto ideato e curato da Valentina Ciarallo per Enel in occasione del 105esimo Giro d’Italia (6-29 maggio). É stato presentato in anteprima al MAXXI di Roma il 6 aprile scorso insieme all’edizione speciale della Maglia Rosa 2022 disegnata per i 60 anni di Enel.
Light Cycles è un viaggio luminoso di proiezioni laser, un’orbita che corre da sud a nord parallelamente al 105°Giro D’Italia, toccando alcune delle tappe della storica Corsa Rosa. Si parte da Catania dove le proiezioni di Arthur Duff illuminano il Palazzo del Municipio a Piazza del Duomo le sere del 9, 10 e 11 maggio, per poi passare a Napoli, dove le sere del 13 e 14 maggio protagonista delle proiezioni è Castel dell’Ovo. A seguire Palazzo della Pilotta a Parma il 17 e il 18 maggio, Palazzo Civico a Torino il 20 e 21 per poi terminare a Verona, sulla facciata di Palazzo Barbieri il 28 e 29 maggio in concomitanza con l’arrivo del Giro.
Un corsa d’arte parallela al Giro, dove a muoversi è un’istallazione che a ogni tappa cambia volto. Si tratta di parole, tratte dagli archivi Luce dagli anni trenta ad oggi, che si legano alla corsa, al Giro, alla circolarità, alle persone e prendono vita attraverso l’energia e la luce. Un progetto di Public art che “riaccende” le città.
Beginnings, Start, Light, Cycles, Corsa Terrena, Viva, Power, sono alcuni degli statements che compongono l’universo di parole immaginato da Duff. Le proiezioni prendono forma con un movimento circolare sulle architetture dei principali monumenti delle città, illuminando il buio cittadino. La narrazione, che per ogni luogo assume la sua specificità mostrando una visione inedita, si anima tappa dopo tappa con un ritmo che cresce progressivamente e che culmina nel gran finale a Verona.
Il lavoro di Arthur Duff si è da sempre contraddistinto per l’uso della parola in relazione allo spazio. Pensiero e materialità, una combinazione visiva e fisica allo stesso tempo. Le sue proiezioni laser sono pulsazioni dell’immagine, tessiture di parole che si alternano, si sovrappongono con ritmo a volte ipnotico, velocità, circolarità e pause imprevedibili. Ruotano su un asse immaginario che corrisponde ad un punto d’incontro in cui tutto confluisce e si amplifica. Il raggio invade lo spazio circostante che diventa virtuale e digitale, creando una suggestiva tensione dimensionale.
La luce per Duff è la metaforica possibilità di un transito, di un viaggio nel mondo della conoscenza, dell’informazione come movimento di energia conoscitiva. Materiale potenzialmente infinito, fisico e dinamico. I flussi di parole, dalla moltitudine di significati, sono un invito alla libera interpretazione personale.