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Gallerie d’Italia a Torino. Come sarà il nuovo museo di Intesa Sanpaolo

Gallerie d'Italia Torino. Rendering di Filippo Bolognese Gallerie d'Italia Torino. Rendering di Filippo Bolognese
Gallerie d'Italia Torino. Rendering di Filippo Bolognese
Gallerie d’Italia Torino. Rendering di Filippo Bolognese
Intesa Sanpaolo annuncia l’apertura di due nuovi musei delle Gallerie d’Italia in edifici storici della Banca. Il primo è a Torino, il secondo a Napoli.

Il 17 maggio 2022 a Torino – in Piazza San Carlo a Palazzo Turinetti – Intesa Sanpaolo inaugura il suo quarto museo. Diecimila metri di percorso espositivo distribuiti su cinque piani, di cui tre ipogei. Lo spazio sarà dedicato in particolar modo alla fotografia e alla video arte. Documentando e conservando immagini, avvenimenti, riflessioni l’obiettivo è promuovere i temi legati all’evoluzione della sostenibilità ESG (Environmental, Social, Governance). La Direzione del museo torinese è affidata a Michele Coppola, Executive Director Arte Cultura e Beni Storici e Direttore delle Gallerie d’Italia.

Al primo piano sotterraneo, il progetto prevede la presenza di aule didattiche con spazi modulari, caratterizzati da una grande vetrata che si affaccia sulla “Sala dei 300”. É la storica sala riunioni della Banca, che ora andrà a ospitare le mostre temporanee.

Il secondo piano ipogeo, dove si troverà la biglietteria, è il punto di snodo da cui partire per la visita al museo. Una “manica lunga” pensata per la fotografia classica condurrà ai locali al terzo piano sotterraneo dove troverà sede l’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo, visibile attraverso una grande vetrata e con cui si può interagire grazie a un pannello touchscreen.

In questo piano si troverà uno dei maggiori elementi caratterizzanti delle Gallerie torinesi: una sala multimediale (40 x 14 m), vero gioiello di tecnologia e di innovazione, dotata di 17 proiettori 4K in grado di offrire al visitatore la sensazione di essere letteralmente immersi nelle immagini e nei video.

Una nuova libreria, il caffè e il ristorante occupano invece il chiostro del piano terra.

Al piano nobile del Palazzo, che si affaccia su Piazza San Carlo, il percorso museale curato da Fernando Mazzocca, Alessandro Morandotti e Gelsomina Spione espone circa cinquanta opere – dipinti, sculture, arazzi, arredi – dal XIV al XVIII secolo, allestiti in dialogo con gli apparati decorativi tardobarocchi (sovrapporte, boiseries, specchi) del palazzo.

Gallerie d'Italia Torino. Rendering di Filippo Bolognese
Gallerie d’Italia Torino. Rendering di Filippo Bolognese
Le due mostre inaugurali

L’inaugurazione degli spazi espositivi avverrà con la mostra La fragile meraviglia. Un viaggio nella natura che cambia di Paolo Pellegrin, un reportage fotografico d’autore dedicato al tema del cambiamento climatico con la curatela di Walter Guadagnini e il contributo di Mario Calabresi.

Il lavoro rappresenta una committenza originale che ha visto impegnato il fotografo in Paesi come Namibia, Islanda, Costa Rica, Italia per fornire una personale lettura per immagini del rapporto tra l’uomo e il suo ambiente naturale, tema cruciale della contemporaneità.

La riflessione per immagini di Pellegrin dialogherà con la mostra Dalla guerra alla luna. 1945-1969, una selezione di immagini storiche dell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo a cura di Giovanna Calvenzi e Aldo Grasso che documenta il miracolo economico fino alla più grande conquista dell’uomo moderno, lo sbarco sulla luna.

Gallerie d'Italia Torino. Rendering di Filippo Bolognese
Gallerie d’Italia Torino. Rendering di Filippo Bolognese

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