Due delle tre gallerie “premiate” dalle scelte del trust sono di Bologna. Nel complesso acquisite 5 opere per le collezioni del MAMbo
Le risorse sono messe a disposizione da BolognaFiere, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Oltre che dal donatore principale Gruppo Unipol e dal donatore sostenitore Emil Banca Credito Cooperativo. È costituito così, il TRUST per l’Arte Contemporanea, fondo pensato per acquisire ad Arte Fiera opere che entreranno a far parte delle collezioni del MAMbo di Bologna. Una cosa molto emiliana, insomma. Ma perché in una fiera di grande rilievo nazionale, con ambizioni internazionali, acquistare opere quasi solo da gallerie d’arte bolognesi? Non pare una scelta un po’ miope?
Perché questo si è verificato con la 45a edizione di Arte Fiera, chiusasi ieri a Bologna. Il Comitato Collezioni Pubbliche del TRUST, composto da Sarah Cosulich, Chiara Parisi e Claudio Spadoni, ha comunicato le sue indicazioni. E ben due delle tre gallerie “premiate” sono di Bologna, P420 e De’ Foscherari, alle quali si aggiunge la milanese Renata Fabbri. Nulla da obbiettare ovviamente sulla qualità dell’offerta, con operatori saldamente inseriti nell’eccellenza anche a livello internazionale. Ma forse uno sguardo un po’ più aperto avrebbe giovato anche agli umori di tutti gli espositori.
Nello specifico, le opere acquisite sono Tender Red e I feel you, di Riccardo Baruzzi, entrambe del 2022 (Galleria P420). Linee, 2020 e Three Lines on Depero, 2019, di Eva Marisaldi (Galleria De’ Foscherari). Batter d’occhio di Serena Vestrucci, 2021 (Galleria Renata Fabbri).
http://www.mambo-bologna.org/trustartecontemporanea/