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Tagli, reticoli, arazzi. Christie’s porta in asta a Milano la grande arte italiana del XX e XXI secolo

ALIGHIERO BOETTI Segno e disegno, 1979 ALIGHIERO BOETTI Segno e disegno, 1979
LUCIO FONTANA, Concetto spaziale, [Attesa], 1964
LUCIO FONTANA, Concetto spaziale, [Attesa], 1964
Il 25 maggio Christie’s torna sul rostro con la prima parte della 20th/21st Century: Milan. Teatro della vendita Milano, ma le offerte si prendono online fino all’8 giugno. La seconda parte dell’asta in programma per il 3-16 giugno.

«Sono il mistero dell’Ignoto in arte, sono l’Aspettativa di qualcosa che deve ancora succedere» diceva Lucio Fontana dei suoi Tagli. La frase è perfetta per introdurre l’asta e i suoi top lot. A partire proprio da Concetto spaziale, [Attesa], un esempio classico dell’aspirazione filosofica e formale dell’artista. Il colore rosso, addirittura, è iconico. Una frase particolare, prosaica, posta sul retro, rende l’opera ancora più unica: «sono venuti a prendere una cassa che pesa 20 Kg». Un’istantanea della vita quotidiana dell’artista che porta la stima a 800 mila-1.2 milioni di euro.

Gli fa eco Piero Dorazio, il cui Visita di Venere ricorda l’opera di Fontana. Una vasta campitura sostanzialmente monocroma, una linea che taglia in due metà precise la tela, i reticoli a impreziosirla. Datata 1962, è stimata 260-360 mila. Fa parte di una serie di grandi opere ispirate a ciò che la storica dell’arte Marisa Volpi Orlandini descrive come “spazi immaginari”. Conservato nella collezione dell’artista fino al 2003, l’opera è stata poi acquisita dall’attuale proprietario direttamente da Dorazio. Inclusa nella Biennale di San Paolo del 1963, da allora è protagonista di molte delle più importanti retrospettive internazionali di Dorazio.

JANNIS KOUNELLIS, Senza titolo, 2002

Tutt’altra questione il Senza titolo di Jannis Kounellis. Ferro, sacchi di juta, pittura e carbone per un’opera in bilico con il mondo della scultura (120-180 mila). Evocativi toni beige per Quasi archeologico di Mimmo Rotella, un affiche su tela valutato 40-60 mila, e di Le grandi e le piccole cose di Gastone Novelli. Tecniche miste di sussurrata bellezza: stima 150-200 mila.

Segno e disegno di Alighiero Boetti, 1979 (100-150 mila) fu donato dall’artista alla sua governante, che lo conservò assicurandosi che l’opera rimanesse in perfette condizioni. È un monocromatico esempio degli Arazzi, mai esposto fino ad adesso. Queste opere ricamate, sono state progettate dall’artista e poi fabbricate da esperti tessitori afgani.

Il Ciclista di Mario Sironi, 1920 (3-5 mila) ha fatto parte della collezione di Marcello Mastroianni. D’importante provenienza anche Senza titolo di Franz West, 1991 (30-40 mila), artista che nel 2011 è stato premiato con il Leone d’Oro alla carriera alla Biennale di Venezia.

ALIGHIERO BOETTI Segno e disegno, 1979
ALIGHIERO BOETTI Segno e disegno, 1979
Link ai cataloghi:

20th/21st Century: Milan Online Sale Part I

20th/21st Century: Milan Online Sale Part II 

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