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In asta da Sotheby’s il sigillo dell’imperatore cinese che rinunciò al trono a causa di una promessa

@ Sotheby's @ Sotheby's
Un sigillo imperiale cinese, commissionato dall’imperatore Qianlong alcuni secoli fa, è stato scoperto in una casa di famiglia in Francia, dove per molti anni è rimasto su uno scaffale. Ora farà il suo debutto all’asta come uno dei lotti principali dell’asta Asian Arts di Sotheby’s a Parigi il 16 giugno. La stima è di 100-150 mila dollari.

Tramandato di generazione in generazione, il sigillo di giada è stato regalato all’attuale proprietario dalla sua madrina. Conscio, ma non totalmente, del suo valore egli lo ha riposto al sicuro sulla libreria di casa per più di trent’anni. Fino al giorno in cui, preparandosi a vendere la proprietà, si è deciso a fare valutare alcuni degli oggetti che da tempo conservava.

Tra questi un magnifico drago, un sigillo dal fascino magnetico ma che il proprietario considerava una semplice scultura asiatica. Tuttavia, dopo aver contattato lo specialista di Sotheby’s Christian Bouvet – che ha immediatamente riconosciuto l’oggetto come un importante sigillo appartenente all’imperatore Qianlong – è diventato presto evidente che molto più di un cimelio di famiglia, il piccolo drago di giada fosse un pezzo estremamente prezioso dall’importante significato storico.

Eccezionale esempio di scultura in giada cinese, il sigillo è elegantemente scolpito con il simbolo imperiale del drago accovacciato ed è presente nel Qianlong Baosou, l’elenco ufficiale dei sigilli dell’imperatore Qianlong. Risale al tempo in cui l’85enne imperatore Qianlong decise di abdicare in favore del suo erede prescelto, dopo un regno lungo 60 anni. Una promessa fatta al suo predecessore Kangxi, al quale aveva assicurato che non avrebbe superato i 61 anni del suo dominio. Così nel 1795 l’imperatore dichiarò alla corte che avrebbe passato il titolo al suo quindicesimo figlio, Yongyan. L’anno successivo organizzò personalmente una grande cerimonia per l’incoronazione dell’erede, che divenne l’imperatore Jiaqing.

Dopo aver abdicato l’imperatore commissionò venti set di tre sigilli da scolpire in una varietà di dimensioni, forme e materiali. Il sigillo di Sotheby’s appartiene proprio a questa serie. Porta l’iscrizione “De sui chu xin” (“Capace di realizzare la mia intenzione iniziale”). Una frase celebrativa del grande gesto compiuto da Qianlong. Sugli altri sigilli troviamo altre frasi simili, come “Taishang Huangdi” (“Tesoro dell’imperatore in pensione”) o “Guizheng nai xunzheng” (“Avendo abdicato ma continuando a regnare”). Oggetti preziosi, ma anche utili. La loro funzione sarebbe stata infatti quella di strumento per firmare documenti.

@ Sotheby’s

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