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Mu Fish, il miglior indirizzo di cucina creativa giapponese in Brianza

Prima di consacrarsi alla cucina, la chef giapponese Jun Giovannini (il cognome italiano lo ha preso dal marito) ha studiato Belle Arti a Tokyo. E si vede.

La vocazione pittorica è evidente in tutte le sue creazioni. Più che di piatti, potremmo parlare di tavolozze, o meglio di tele, in cui trovano posto colori, linee e forme che si intersecano in un gioco di armonie e contrasti in primis visivi e poi gustativi.

Per vivere l’esperienza bisogna allontanarsi di qualche chilometro da Milano, in direzione Brianza. Il ristorante Mu Fish è a Nova Milanese, dove ha aperto nel 2017. In pochi anni ha già collezionato riconoscimenti importanti. 

La chef è impegnata a sperimentare ingredienti italiani e nipponici alla ricerca di accostamenti inediti e avvincenti, frutto della sua personale sensibilità e del know how maturato nel tempo. Jun Giovannini è in Italia da un decennio e prima di approdare a Mu Fish si è fatta le ossa da Zero, Gong e Kanpai (tre indirizzi milanesi di culto per gli amanti del fusion), ma anche al ristorante Puro di Polignano a Mare. Proprio dall’esperienza al sud arriva l’ispirazione per uno dei suoi piatti iconici, l’Ushi Caffè pugliese. Si tratta di un carpaccio di scottona piemontese con rosmarino in tempura su un purè di patate con crema al caffè agrumata. Richiama il “caffè speciale” a base di agrumi, amaretto e vaniglia ideato dal mastro gelataio di Polignano a Mare Mario Campanella.  

Chef Jun Giovannini

Innovazione, ricercatezza, originalità sono le parole chiave di una proposta articolata che affonda le radici in Oriente per aprirsi alle suggestioni occidentali. Si può mangiare alla carta, oppure optare per uno dei due menu degustazione, Ku-So e Codama, rispettivamente a 55 e 80 euro. In entrambi trovate i deliziosi ravioli di Hong Kong e una selezione di nigiri Jun Style, come quello con ventresca di tonno e foie gras oppure con gambero rosso, stracciatella e pomodoro confit. Tra i must anche i Maguro Tacos, ossia tacos di tonno, ricotta leggermente tartufata, salsa al vin cotto e pomodoro confit in pasta brick; e la Yama Soba, spaghetti di grano saraceno freddi con alga nori, sesamo tostato e granella di tempura, accompagnati da un brodo dashi allo zenzero con shiso e melanzana fritta.

La ricerca estetica dei piatti si riflette nell’architettura del locale, che sorge in un’area defilata rispetto al centro di Nova Milanese, all’interno del contesto industriale cittadino. Mu Fish è una sorta di loft contemporaneo composto da due ambienti che si affacciano all’esterno attraverso delle grandi vetrate. Il design è moderno, curato e minimale. I materiali utilizzati per gli arredi richiamano la natura, e in particolare la pietra e il legno, con tavoli ricavati dai tronchi degli alberi. La cantina è rigorosamente a vista così come la cucina, decorata con piastrelle azzurre in rilievo che fanno risaltare i fasci di luce dall’alto, amplificati da un abile gioco di specchi. Se amate la mixology, fate tappa allo scenografico bancone di fronte all’ingresso dove il bar tender Sergio Testaverde prepara cocktail classici e speciali MU drink. Da sorseggiare a tutto pasto, come aperitivo, ma anche come after dinner.

La cucina rinnovata da poco

www.mufish.it

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