Anthropométrie de l’époque bleue (ANT 124) di Yves Klein, creata nel 1960, andrà in asta da Christie’s a Londra il prossimo 28 giugno durante la vendita “20th/21st Century: London Evening Sale” con stima a richiesta (sembra intorno a £24 milioni)
La creazione di questa Anthropométrie è stato un momento decisivo nell’arte europea del dopoguerra: si erge come una testimonianza storica di uno dei progetti artistici più audaci e unici del XX secolo. Originariamente di proprietà di Werner e Anita Ruhnau (l’architetto è stato mecenate e collaboratore di Klein), è il più grande dipinto di Yves Klein messo all’asta dal 1995.
E’ una delle poche Anthropométries di questa scala ancore in mano a un privato. La sua combinazione di otto impronte blu su uno sfondo azzurro scintillante, che anticipa la serie Cosmogonie, occupa una posizione unica all’interno dell’opera dell’artista. Creata nel febbraio 1960, rappresenta un primo importante esempio della tecnica appena scoperta che Klein avrebbe mostrato poche settimane dopo nella sua performance con lo stesso titolo alla Galerie Internationale d’Art Contemporain di Parigi.
Rappresenta il culmine della performance art e dell’action painting, sigilla nella pittura il passaggio dal regno materiale a quello immateriale, utilizzando “pennelli viventi” (i corpi delle modelle). Il dipinto è stato presentato nel 1964 nell’ambito della mostra “Moderne – gesammelt a Gelsenkirchen” presso la Künstlersiedlung Halfmannshof di Gelsenkirchen. Tra il 1976 e il 2004, l’opera è rimasta in gran parte nascosta alla vista del pubblico, facendo una significativa ricomparsa nella grande retrospettiva di Klein del 2006-2007 al Musée national d’art moderne, Centre Georges Pompidou, Parigi.
Anthropométrie de l’époque bleue (ANT 124) sarà in mostra a Zurigo dal 10 al 12 giugno, poi sarà esposta a Londra dal 22 al 28 giugno 2022.