Attrice e scrittrice, custode della memoria del grande attore, Liliana De Curtis è morta questa mattina nella sua casa romana, all’età di 89 anni
“In casa era solo il padre, ed era molto rigido, ma contemporaneamente molto buono e protettivo. Ricordo che mi diceva sempre di non sedermi mai sulle gambe di nessuno”. Questo il ricordo intimo che Liliana De Curtis faceva, in una recente intervista, del padre, l’immenso Totò. “Era un uomo veramente straordinario, un fenomeno che andava oltre la sua arte. Un precursore dei tempi, basta guardare la politica attuale per accorgersene”. Ma queste resteranno forse le ultime testimonianze dirette: perché l’attrice e scrittrice è morta questa mattina nella sua casa romana, all’età di 89 anni.
Liliana De Curtis era nata nella Capitale il 10 maggio del 1933, figlia di Totò e Diana Rogliani. Nella sua carriera ha partecipato alle riprese di alcuni film come San Giovanni decollato e Orient express. È stata anche attrice di teatro e ha scritto diversi libri. “Totò era triste”, ricordava ancora. “Forse perché aveva vissuto una vita orribile che gli si era riflettuta addosso. Ha sofferto molto per la sua cecità. Ha sofferto ma è stato sempre generoso. Ricordo che amava stare da solo, diceva di andare nel pensatoio a pensare”.
“La scomparsa di Liliana de Curtis è un lutto per l’Italia e per il mondo del cinema”, ha dichiarato il Ministro della Cultura, Dario Franceschini. “Non solo Napoli, ma tutto il paese perde un’indiscussa protagonista del panorama culturale che ha lavorato con amore e energia per tener viva la memoria di suo padre, l’indimenticabile Totò. Il Ministero è a lavoro per rendere concreta l’idea di una grande sede museale a Napoli capace di rendere onore e celebrare Totò, uno dei più straordinari, immensi artisti dell’Italia del Novecento”.
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