Paula Rego, l’artista inglese (ma nata in Portogallo) di fama internazionale, resa famosa dai suoi dipinti viscerali e inquietanti, è morta all’età di 87 anni.
La galleria Victoria Miro ha annunciato la morte di Paula Rego, avvenuta mercoledì 8 giugno, scrivendo: “È con immensa tristezza che annunciamo la morte dell’artista inglese nata in Portogallo Paula Rego. È morta a 87 anni pacificamente questa mattina, dopo una breve malattia, nella sua casa nel nord di Londra, circondata dalla sua famiglia. I nostri più sentiti pensieri vanno ai suoi figli, Nick, Cas e Victoria Willing, ai suoi nipoti e pronipoti”.
L’artista, a cui recentemente la Tate Britain ha dedicato una retrospettiva, ha visto la sua carriera decollare dopo aver esposto negli anni ’60 con il London Group, di cui faceva parte anche David Hockney. Negli anni successivi ha dedicato la sua carriera ai diritti delle donne, e in particolare al tema dell’aborto.
Cresciuta in una famiglia privilegiata in Portogallo sotto la dittatura fascista di António de Oliveira Salazar, Rego era affascinata dalle fiabe e i suoi dipinti, dalla forte connotazione politica, trattano temi quali il potere, il possesso, l’infanzia e la trasgressione sessuale.
Rego è stata la prima artist-in-residence alla National Gallery di Londra, membro della Royal Academy of Arts e Dama Comandante dell’Ordine dell’Impero Britannico. Inoltre è stata al centro di pubblicazioni e programmi TV, come Paula Rego, Secrets & Stories, documentario della BBC diretto dal figlio dell’artista Nick Willing, vincitore del Royal Television Award per il miglior programma artistico nel 2018.
Lo scorso anno la Tate Britain di Londra le ha dedicato la più grande retrospettiva di sempre. Con collage, pastelli, acrilici, acquerelli, incisioni, stampe e sculture. Ma è probabilmente quest’anno, con la sala personale dedicatale da Cecilia Alemani alla Biennale di Venezia 2022, nell’ambito della mostra Il latte dei sogni, che l’artista ha finalmente trovato la sua piena consacrazione.