Tra antico e contemporaneo, tra Napoli e Milano: sono in arrivo le aste estive di Blindarte. Tony Cragg, Enzo Cucchi, Mimmo Paladino e Jan Fabre sono solo alcuni degli artisti che guidano la vendita milanese. Ecco una panoramica sul catalogo di arte moderna e contemporanea
Tradizionalmente la casa d’aste Blindarte dà appuntamento ai collezionisti con le vendite fisiche due volte all’anno, in primavera e in autunno. Parallelamente si svolgono diverse aste online, di differenti tipologie. In questo mese di giugno, tornano le proposte in presenza dedicate sia all’antico che al contemporaneo, divise tra Napoli e Milano.
Mercoledì 29 giugno, a partire dalle ore 16, presso la sede napoletana si terrà l’asta n. 102 di Oggetti d’Arte e Antiquariato e Dipinti Antichi e del XIX secolo (leggi qui un approfondimento) e dalle ore 18 a Milano l’asta n. 103 di Arte Moderna e Contemporanea. Entrambe le vendite si svolgeranno in collegamento tra le due sedi.
Il secondo catalogo è composto da oltre 220 lotti. Tra quelli di maggior rilevanza si segnala l’imponete scultura Forminifera di Tony Cragg, realizzata nel 1990 in intonaco sabbiato e traforato. L’opera, che conta 12 elementi, si ispira alle macro e alle micro strutture presenti in natura. Cragg esplora le complesse relazioni tra il mondo naturale e quello creato dall’uomo attraverso un linguaggio scultoreo innovativo e distintivo. Come un ricercatore, esplora le proprietà dei diversi materiali in un processo in cui l’osservazione diviene un metodo molto più incisivo del contatto tattile, poiché lo sguardo, unito al potere dell’immaginazione, penetra più in profondità nell’oggetto. In quanto confine fisico per la vista e il tatto, la superficie della scultura rappresenta una sfida continua per Cragg.
In particolare, nella serie di Forminifera, i buchi sono il metodo utilizzato per superare questa limitazione visiva e concettuale. I fori, sia metaforicamente che letteralmente, offrono una visione complessa della scultura, alterando e ampliando lo spettro delle sensazioni ed emozioni suscitate dall’opera. In un’intervista del 2004, l’artista stesso ha spiegato «…quelle opere sono state sviluppate in un lavoro che ho chiamato Forminifera, che è un fossile, uno scheletro fossile microscopico. Esistono miliardi di varianti di queste forme. Non ce ne sono due uguali, cosa che mi ha stupito fin dall’inizio… Non sto cercando di copiare la natura o l’evoluzione in quello che sto facendo, ma in qualche modo ciò che era importante era sempre l’idea di rimanere abbastanza vicini alle basi della creazione di strutture” (Walter Smerling (a cura di), Anthony Cragg, Things on the Mind, Colonia, 2011). L’opera stima 250.000/350.000 euro.
Tra le altre opere più rilevanti va senza dubbio segnalato l’imponente dittico di Enzo Cucchi. Il “Senza titolo” del 1986 è un’opera monumentale realizzata su 2 pannelli di pigmento secco su cemento e metallo (2 ruote per ogni pannello). Per Cucchi la pittura, la scultura e il disegno sono gli strumenti necessari per esternare la propria interiorità, un filo diretto col proprio inconscio; le sue immagini appartengono ad un universo poetico spesso allusivo al mondo popolare e alla sua cultura. Considerato l’artista più visionario tra gli esponenti della Transavanguardia, Cucchi diviene, a partire dagli anni Ottanta, artista di fama internazionale. E nel 1986, quando ha da poco compiuto 36 anni, il Museo Solomon R. Guggenheim di New York ospita la sua prima mostra museale americana, includendo tra l’altro l’importante opera in asta da Blindarte. Non si trattò di una retrospettiva, ma l’occasione per l’artista di creare opere ad hoc. In un tondo o in un dipinto orizzontale, poggiati su ruote di ferro, Cucchi introduce alcuni dei suoi grandi temi. Usando immagini di pietre, bombe, serpenti e persone dall’aspetto preistorico, esprime i suoi sentimenti per l’Italia, la storia, il mito, l’arte e il male. L’opera è in asta con una stima di euro 120.000/160.000.
Sempre legate alla Transavanguardia due opere di Mimmo Paladino e Sandro Chia. Il grande dipinto Hortus di Paladino, realizzato nel 1994 è stimata 90.000/120.000 euro. Paladino attinge ispirazione da un’ampia gamma di temi e registri stilistici, in particolare dall’arte egizia, etrusca, romana e paleocristiana, intendendo l’arte come una creazione senza tempo che genera nell’osservatore pensiero e conoscenza. Il suo è un linguaggio non illustrativo, non narrativo, ma figurativo; l’immagine scaturisce dalla proliferazione e stratificazione di segni e materie: la superficie viene coperta con strati successivi di gesso e colore, puro, materico, e si creano grovigli e frammenti di segni e simboli che a volte dichiarano un significato, a volte alludono ad altro, a volte nascondono. L’opera di Sandro Chia, Figura seduta con orsacchiotto ascoltando voci (L’enigma del volto con orsetto) del 1991, dai colori molto intensi è stimata 26.000/32.000 euro. La figura umana è sempre protagonista nell’arte di Chia, ed è raffigurata mentre riprende, o meglio prende in giro, le pose tipiche della scultura antica. Il busto infatti segue una torsione enfatizzata, innaturale, mentre gli occhi risultano grandi almeno il doppio del normale, in un continuo travalicare il limite tra immaginazione, sogno e realtà.
Tra le opere più appetibili sul mercato internazionale, vanno approfondite le opere di Yayoi Kusama, tra le artisti viventi più famose e più richieste in assoluto, la cui carriera negli ultimi anni ha avuto una fortissima accelerazione e di pari passo anche il mercato delle sue opere. L’opera “DRESS (A)” del 1996, acrilico, collage e stoffa su tela, esposta nella mostra al Momacon, Fukuoka del 1996/97, è presentata in asta con una stima di euro 50.000/80.000. Grande attenzione anche sulla bella gouache di Anish Kapoor, realizzata nel 2014 con i colori vibranti e dai riferimenti scultorei tipici della ricerca del grande artista di Mumbai. Quota 50.000/70.000 euro.
The Fallen Sky è invece l’opera del duo di artisti, russo di origine ma newyorkese di adozione, Ilya e Emilia Kabakov. Realizzata con legno, pittura e metallo nel 2006, l’opera è il modello dell’installazione realizzata in dimensioni monumentali nel parco ONU a Ginevra e sulla spiaggia di Nieuwpoort in Belgio, e rappresenta un’opera concettuale di grande importanza, densa di narrativa e fa riflettere sulla visione degli artisti rispetto al loro Paese di origine. E’ stimata euro 50.000/70.000.
Spettacolare il grande lavoro su carta, acqueremo e biro blu, del 1992 di Jan Fabre, “Senza titolo” dalla serie Metamorfosi. L’opera, cm 235×150, è presentata in asta con una stima di euro 65.000/75.000. Per l’artista belga non è la prima volta da Blindarte. Ricordiamo l’ottimo risultato ottenuto dal grande lavoro The loyal guide of vanity aggiudicato a quasi 118.000 euro nel giugno dello scorso anno.
Tra le opere più importanti di quest’asta vanno inoltre segnalati un bel dipinto di André Masson del 1954-55, dal titolo Lavandières. L’opera, che ritrae con i tipici tratti del grande artista, un gruppo di lavandaie intente nello svolgimento del proprio lavoro, e proveniente dalla Galerie Leiris di Parigi (euro 60.000/80.000) e la bella carta di Fernand Léger del 1948, da titolo le coq jaune (euro 20.000/25.000).
Pubblicata sul catalogo ragionato a cura di Germano Celant, la tela di Carla Accardi dal titolo Rossogrigioscuro del 1998 (euro 40.000/60.000). Di grande fattura il bel dipinto di Salvo dal titolo La Valle, realizzato nel 2003 (cm 120×90) e registrato presso l’Archivio Salvo (euro 40.000/60.000). Degni di nota anche il Cellotex W1, acrilico e vinavil su cellotex del 1980 di Alberto Burri, stimato 25.000/30.000 euro e la fotografia di Gino De Dominicis, “Senza titolo (l’immortale)”, opera realizzata con 4 fotografie in bianco e nero nel 1970, più volte esposta e pubblicata sul catalogo ragionato (euro 20.000/25.000).
Da segnalare anche la presenza in asta delle 6 famose grafiche di Roy Lichtenstein Still life, from Six Still life. Con stime comprese tra i 10.000 e i 15.000 euro, le 6 opere compongono la cartella completa numerata 7/100 della celebre opera pubblicata nel 1974 da Multiples Inc e Leo Castelli. Da segnalare anche un gruppo di opere di Carlo Alfano, un importante dipinto di James Brown del 1984 (stimato 14.000/18.000 euro), un lavoro di Mario Merz, proveniente dalla galleria Lucio Amelio di Napoli (stimato 22.000/32.000 euro). Tra gli artisti emergenti più interessanti vanno citati: Davide Balliano, Peppi Bottrop, Ethan Cook, Jonathan Monk, Karin Davie, Jan De Cock, Jonathan Meese.
Sarà possibile partecipare, in presenza in una delle 2 sale, live previa registrazione su blindarte.com, telefonicamente o per offerte scritte, tramite registrazione con appositi moduli scaricabili dal sito della casa d’aste.
L’esposizione dei lotti dell’asta 102 avrà luogo a Napoli da lunedì 13 a venerdì 17 (dalle 9.30 alle 13.15 e dalle 15.00 alle 18.15) e da lunedì 20 giugno tutti i giorni fino al giorno dell’asta, compreso il week end (dalle 9.30 alle 13.15 e dalle 15.00 alle 18.15).
L’esposizione di una selezione di lotti dell’asta 103 è in corso a Napoli fino a venerdì 10 giugno (dalle 9.30 alle 13.15 e dalle 15.00 alle 18.15) in concomitanza con l’esposizione dei lotti dell’asta 102 di dipinti antichi e XIX-XX secolo, e poi ancora lunedì 13 giugno (stessi orari). Da lunedì 20 giugno alla data dell’asta tutti i lotti presenti in asta saranno esposti presso la sede Blindarte Milano negli orari 10.30-19.00 (tutti i giorni, incluso il weekend).
ASTA 103
Arte Moderna e Contemporanea
Milano, 29 Giugno 2022
ore 18:00
BLINDARTE
casa d’aste
www.blindarte.com
via Caio Duilio 4d-10
80125 – Napoli
ph. +39 081 2395261
Via Palermo 11
20121 – Milano
ph. +39 02 36565440