Una capillare storia del territorio italiano, raccontata attraverso il suo patrimonio artistico. Questa, in estrema sintesi, la descrizione della collezione di opere che BPER Banca ha raccolto nel corso degli anni. Una corporate collection che oggi si presenta come una delle più vaste e importanti in Italia. Numerosa, di qualità e, come confermato dalla ricognizione di Open Care, anche in buona salute.
«Spesso non pensiamo a quanto i dipinti, e la materia di cui sono composti, siano sensibili ai fattori ambientali e quindi in un certo senso “vivi”; per questo è importante prendersene cura periodicamente» racconta Isabella Villafranca Soissons, direttrice del Dipartimento di Conservazione e Restauro di Open Care. Ed è per questo che BPER Banca ha scelto di intraprendere un percorso di verifica, analisi e valutazione del suo patrimonio artistico. Per farlo si è affidata a Open Care, l’unica società in Italia a offrire servizi integrati per la conservazione, gestione e valorizzazione di opere e collezioni d’arte.
Processo utile prima di tutto a constatare la condizione delle opere, che nel complesso si è rivelata soddisfacente, ma anche a fare un compendio preciso dei pezzi presenti nella raccolta. Anch’essa un elemento vivo, sensibile a continue evoluzioni. La ricchezza del patrimonio di BPER Banca deriva infatti dalla varietà dei nuclei collezionistici che lo compongono, somma delle numerose incorporazioni del passato. Tra cui Meliorbanca (2012), Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila (2013), Banca della Campania (2014), Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara (2017) e il ramo d’azienda di UBI Banca (2020).
Il lavoro fatto con gli studiosi di Open Care ha previsto una fase più operativa, con sopralluoghi presso le sedi di Milano, Modena, Ferrara, L’Aquila, Avellino e Saluzzo, e una fase svolta principalmente da remoto per l’elaborazione dei dati finali. La valutazione della collezione, dal punto di vista economico e storico-artistico, è stata accompagnata da una verifica relativa allo stato di conservazione, per costruire una mappatura accurata e puntuale della stessa, utile alla sua futura valorizzazione.
«Il risultato è una vista chiara dello stato di conservazione e del valore artistico ed economico, che conferma la rilevanza nazionale della collezione nel suo insieme e l’unicità di alcuni highlights» dichiara Sabrina Bianchi, Responsabile del patrimonio culturale di BPER Banca. Ne è derivata, inoltre, una nuova piattaforma gestionale che consente un controllo diretto su ogni aspetto relativo a ogni opera.
Ad occuparsene sarà La Galleria. Collezione e Archivio Storico. Nata nel 2017 con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico-culturale del territorio, La Galleria rende accessibili al pubblico, a rotazione, i tesori d’arte della Collezione del Gruppo. Un migliaio di opere nel complesso, con un focus sulla produzione pittorica italiana dal Quattrocento al Novecento, aperture internazionali ed alcune recenti incursioni nel contemporaneo.
«Gli ultimi ingressi hanno aggiunto un numero considerevole di opere d’arte, tra cui alcuni capolavori di arte del Novecento, come le tele di Antonio Ligabue, le installazioni di Paolini e Spalletti ad esempio, e anche di arte moderna, come le tele del Ceruti o la “Conversione di Saulo” del Gambara» ha continuato Sabrina Bianchi, Responsabile del patrimonio culturale di BPER Banca.
Lorenzo Bruschi, direttore di Open Care Art Advisory, fornisce una panoramica ulteriore: «Si tratta di una collezione che narra del genio creativo italiano attraverso i secoli, rappresentazione visiva del gusto e della capacità inventiva degli artisti, che ci permette di tracciare un percorso visivo nella storia dell’arte: a partire dai fondi oro quattrocenteschi come la maestosa opera del Maestro dei polittici crivelleschi, passando attraverso le forme e i colori rinascimentali e barocchi di Carracci, Reni, Tiarini, Guercino, attraverso le vedute di paesaggio settecentesche di Giuseppe Zola, il luminoso Ottocento napoletano e fino alle innovative ricerche di primo Novecento testimoniate nei quadri di de Chirico, de Pisis, Campigli, Funi».
Un grande patrimonio che BPER ha sempre conservato con cura, come dimostra la verifica. Con il fine dichiarato di valorizzarlo e renderlo fruibile a un pubblico sempre maggiore.
«Questa mappatura in loco è servita a mostrarci l’insieme generale della collezione e fare un punto delle criticità riscontrate per discutere e pianificare con BPER Banca strategie conservative generali per il futuro, così da poter valorizzare sempre di più il patrimonio diffuso sul territorio» conclude Isabella Villafranca Soissons.