E ci fa dispetto il tempo. Inaugura la prima collettiva del nuovo progetto espositivo Lo studio ospita di Sottofondo studio, realtà artistica informale e indipendente nel cuore di Arezzo. Dal 25 giugno al 17 luglio 2022, verranno presentate le opere di Perla Sardella (1991, Jesi), Nicola Ghirardelli (1994, Como) e Lorenzo Montinaro (1997, Taranto) in un dialogo costruito sulla dimensione della perdita e del ricordo, attraverso le testimonianze, tra di loro connesse e sconnesse, dei tre artisti che si raccolgono in un “inventario di alcune cose perdute”. A cura di Elena Castiglia.
Prende ispirazione dal testo di Judith Schalansky -inventario di alcune cose perdute- la collettiva presentata da Sottofondo studio nell’ambito del nuovo progetto espositivo Lo studio ospita. A cura di Elena Castiglia, l’esposizione si racconta attraverso lavori che, come appunti, sono il fermo immagine di un processo creativo che lavora sul tempo e la sua finitezza, intesi, non come sentimenti nostalgici nel romantico ricordo di un passato migliore bensì come testimonianza di un presente che fa i conti con la precarietà dell’essere. Secondo tre declinazioni differenti Sardella, Ghirardelli e Montinaro costruiscono un’ archivio di cose perdute, in cui il mondo, tornando al testo di Schalansky, si fa immenso archivio di se stesso, nel limite sospeso di un sentire che da individuale diventa collettivo, invadendo la ricerca e la poetica dei tre artisti. Perla Sardella ripropone nello spazio di Sottofondo Please Rewind, un’opera nata da una residenza presso l’archivio della videoteca Mondo Kim di New York, ospitato a Salemi, in Sicilia, fino alla fine di quest’anno. La video installazione ripropone, come testamento di momenti impressi e riproposti all’infinito, gli ultimi sguardi di persone sconosciute che l’artista ha trovato a Salemi raccolti e conservati in VHS. Attingendo, invece, da un immaginario decorativo antico e mitologico, ibridato in scultoree composizioni naturali e arcaiche che riportano alla memoria tecniche dimenticate, Nicola Ghirardelli evoca memorie collettive attraverso la rielaborazione e la ripresentazione di riferimenti passati. Infine, Lorenzo Montinaro, racchiude in oggetti preghiere e ricordi, estrapolandoli dai contesti originari o modellandoli secondo forme che rimandano a un passato personale dell’artista e il suo rapporto con la morte. A partire da una riflessione intima, i suoi lavori installativi accolgono un sentire comune e collettivo.
Perla Sardella (Jesi 1991), è documentarista e montatrice, vive e lavora a Genova. Consegue la laurea specialistica in Cinema e Arti Multimediali all’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano. Lavora con immagini fisse e in movimento, e con diversi formati che comprendono l’audiovisivo lineare, la fotografia e le video-installazioni. Comfort Zone (2015) viene presentato al Torino Film Festival nella sezione Italiana.corti. Prendere la parola (2019) vince il primo premio della sezione Prospettive al FILMMAKER Festival di Mila- no. Le grand viveur (2020) è in concorso nella sezione medi e cortometraggi del festival Visions Du Réel. Alcuni suoi lavori sono stati mostrati in gallerie d’arte nazionali e internazionali (The Wrong Biennale, Biennale Mulhouse de la jeune création, Fondazione smART, Museo Burel). È co-fondatrice dell’associazione per la valorizzazione del patrimonio di film di famiglia “Reframing Home Movies”.
Lorenzo Montinaro (Taranto 1997), vive e lavora tra Venezia, Roma, Milano e Taranto. E’ diplomato in Arti Visive presso lo Iuav di Venezia e in Didattica e comunicazione dell’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Dal 2020 fa parte del collettivo multidisciplinare Friche. Da gennaio ad aprile 2022 è stato artista residente negli studi di Viafarini a Milano. La sua pratica artistica oscilla tra la distruzione di un ricordo e la ricostruzione dello stesso, attribuendogli nuove caratteristiche e nuovi sensi di esistenza, spesso riconducibili alla sua persona. Nel 2021 ha partecipato alla mostra What the fuck is prosperity, presso A plus a, a cura di Curatorial School, Venezia. Nel 2022 alle mostre Salon des refusés a cura di Metareale, presso Spazio canonica a Milano e Visioni (s)velate, Viafarini a cura di Elena Bray.
Nicola Ghirardelli (Como 1994), vive e lavora tra Milano e Firenze. Si laurea nel corso di Pittura alla Accademia di belle arti di Brera nel 2020. Dal 2018 ha partecipato a mostre collettive tra le quali: 2022 Break in Brescia, Curata da Arnold Braho; Poggio Tempesta, Vinci, curata da Caterina Fondelli. Nel 2021 Instructions to light keepers, Milano, Curata da Arnold Braho e Stefano De Gregori; Les danses nocturnes, Entrevaux, curata da Agnieszka Faferek e Julia Korzycka, Ardere Ardere Ardere, Verona, Curata da Arnold Braho e Maddalena Pippa; L’armonia, Manifattura Tabacchi (FI), Curata da Sergio Risaliti. Nel 2020 Zuckerbunker, Hyph4e. net (online exhibition), curata da Yuma Burgess, Sol Bailey Barker, Helen Neven. Tra Settembre 2020 e Febbraio 2021 ha partecipato al programma di residenza di Manifattura Tabacchi a Firenze, curato da Sergio Risaliti. Nel 2022 ha lavorato come assistente di Giulia Cenci per la realizzazione delle opere in mostra alla edizione dello stesso anno della Biennale di Venezia, The milk of dreams.
Sottofondo studio è studio artistico di Bernardo Tirabosco e dal 2021, con il coinvolgimento di Elena Castiglia e Jacopo Naccarato, accoglie nello spazio espositivo al suo interno il progetto Lo studio ospita che vuole dare spazio a ricerche artistiche emergenti del territorio e non. Sottofondo è una realtà artistica informale e indipendente che opera nel territorio di Arezzo.
È possibile visitare la mostra sabato 25 giugno dalle 18 alle 21 e domenica 26 giugno dalle 17 alle 20.
La mostra resterà aperta fino al 17 luglio su appuntamento. Per prenotazioni scrivere a infosottofondostudio@gmail.com
E ci fa dispetto il tempo
Perla Sardella, Nicola Ghirardelli, Lorenzo Montinaro
a cura di Elena Castiglia
25 giugno – 17 luglio 2022
Sottofondo studio, Via Garibaldi 136A, Arezzo
www.sottofondostudio.com
infosottofondostudio@gmail.com