Eccentrici, Apocalittici, Pop. Inferno e delizia nell’arte contemporanea. La Galleria Civica di Trento sviluppa l’indagine sulla pittura italiana
Se l’è presa? Tutt’altro, anzi all’inaugurazione è stato lui stesso a cercare l’autrice, Fatima Messana, per farsi un selfie insieme lì sotto. Perché è stato lui a istituzionalizzare l’icona della “capra”, e ora per certi versi in lei si identifica. E ora la scultura dello Sgarbi-Capra domina il corridoio centrale della Galleria Civica di Trento, nella mostra Eccentrici, Apocalittici, Pop. Inferno e delizia nell’arte contemporanea.
Un‘esposizione, curata da Margherita de Pilati e Ivan Quaroni, che porta in avanti l’indagine della Galleria Civica sulla pittura contemporanea in Italia. Avviata dalla mostra “Ciò che vedo”, sulla pittura figurativa. Ora è la volta del Pop Surrealismo: “un fenomeno bottom up (che nasce ed emerge dal basso), in antitesi all’arte contemporanea più istituzionale, ed è oggi molto apprezzato dal mercato e dai collezionisti”, si legge nella presentazione.
Dalle opere neo-pop, che guardano agli elementi mass mediali della società dei consumi, a quelle neo-surrealiste, intrise di fiabesco, fantasy, sogno, inconscio. E poi diversi writer attivi sulla scena italiana, che riempiono di significanti le loro campiture segniche. Gli artisti? Da Nicola Caredda a Luciano Civettini, Vanni Cuoghi, Ilaria Del Monte, Fulvio Di Piazza, Zoe Lacchei, Marco Mazzoni, Giovanni Motta. E ancora Laurina Paperina, Giuseppe Veneziano, Nicola Verlato, Vesod. Completano il progetto 4 interventi site-specific di El Gato Chimney, Massimo Giacon, Ozmo, Pao. Qui una galleria di immagini…
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