Sotheby’s porta in asta a Londra due importanti studi a gesso dell’Ultima Cena, disegnati da Giovanni Antonio Boltraffio (1467/8-1516), uno dei migliori allievi di Leonardo da Vinci, poco dopo il completamento del celebre dipinto murale del maestro (1498). Ciascuna opera è stimata 80.000-120.000 sterline ed è inclusa nell’asta Master Works on Paper from Five Centuries del 6 luglio.
Le due opere ritraggono a grandezza naturale le teste di due apostoli, San Giovanni Evangelista e San Giacomo il Minore, seduti intorno alla tavola. I disegni rappresentano oggi una straordinaria testimonianza dell’aspetto originale dell’opera del maestro, prima che iniziasse a deteriorarsi.
I disegni fanno infatti luce sulla tecnica utilizzata da Leonardo per l’Ultima Cena. Si ritiene infatti che l’artista sia stato il primo artista a disegnare grandi teste con gessetti colorati, anche se non ci sono pervenute opere di questo tipo attribuibili alla sua mano. Pertanto questi disegni, realizzati da un allievo così fortemente influenzato dal suo maestro, valgono come testimonianza indiretta della sua mano.
A supportare l’estrema vicinanza tra i due la disputa sulla paternità degli studi. Nel XIX secolo si pensava che i disegni fossero stati realizzati dallo stesso Leonardo. Oggi invece sono attribuiti all’allievo Giovanni Antonio Boltraffio. Paternità recentemente confermata dagli studi dalla curatrice del Metropolitan Museum of Art di New York, Carmen Bambach.
Ma i due studi in gesso non sono importanti solo per il grande valore storico, documentaristico e artistico, ma anche per la loro rarità. Si tratta infatti di una delle due sole serie di studi contemporanei all’Ultima Cena ad oggi conosciute. Il primo gruppo, al quale appartengono queste opere, comprendeva originariamente undici fogli. Nucleo che nel corso dei secoli è passato in tante grandi collezioni. Da quella di Sir Thomas Lawrence a quella del re Guglielmo II d’Olanda, fino a entrare in possesso dei Granduchi di Saxe-Weimar prima di essere disperso. Oggi sono sparsi in vari musei e collezioni private. Il secondo gruppo di sei studi di teste è invece unitamente conservato al Museo di Strasburgo. Superfluo sottolineare come i due disegni offerti da Sotheby’s siano gli unici tra questi a passare in asta da decenni.