Henry Moore (1898-1986) è conosciuto per le sue sculture in bronzo semi-astratte di dimensioni monumentali, che si trovano in tutto il mondo come opere d’arte pubblica. Le sue forme sono solitamente delle astrazioni della figura umana e rappresentano tipicamente figure di madre e figlio o corpi reclinati (eccetto in una fase del suo lavoro negli anni Cinquanta quando scolpisce principalmente gruppi raffiguranti famiglie). Le sue forme contengono degli spazi vuoti.
Ecco sei curiosità della sua vita che (forse) non sapete:
1) Sette fratelli
Nato il 30 luglio 1898, Henry Moore è il settimo figlio di un minatore dello Yorkshire. Il padre, che ha lavorato con il carbone tutta la vita, ne sogna una migliore per i suoi figli così li incoraggia a studiare. Ma è fortemente contrario alla decisione di Moore di diventare uno scultore, perché lo considera un lavoro “manuale”. Moore inizialmente segue il consiglio del padre e si forma come insegnante.
2) La scoperta dell’intaglio diretto
Passa all’intaglio diretto all’inizio degli anni ’20, ispirato dal lavoro di Constantin Brancusi e Jacob Epstein. Questo metodo è rivoluzionario nella scultura britannica e viene ripreso da tre promettenti scultori del Royal College: Moore stesso, Barbara Hepworth e John Skeaping, il primo marito della Hepworth. L’intaglio diretto prevede il taglio del materiale senza preparazione mediante maquette o modellazione dell’argilla e l’uso estetico dei difetti naturali scoperti durante il processo di intaglio.
3) La prima commissione pubblica
Nel 1928 Moore riceve la sua prima commissione pubblica: il rilievo “West Wind”(1928-29), uno degli otto rilievi dei Quattro Venti che si trovano sulle pareti della stazione centrale della metropolitana di Londra al 55 di Broadway.
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Una toccata e fuga nel Surrealismo
Non tutti sanno che è stato coinvolto brevemente nel Surrealismo: Moore fa parte del comitato organizzatore dell’International Surrealist Exhibition nel 1936 e interagisce con artisti internazionali associati al movimento, come Jean Arp, che attira la sua attenzione sulle possibilità del biomorfismo (forme astratte che tuttavia ricordano gli oggetti naturali) che permette al suo lavoro di assumere una qualità più astratta. Inizia anche a lavorare il bronzo.
4) Fuga in campagna
Il suo studio viene bombardato nel settembre del 1940. Come molti degli artisti che si erano radunati nella ricca zona residenziale Hampstead di Londra negli anni tra le due guerre si trasferisce in campagna. Si stabilisce in una fattoria chiamata Hoglands a Perry Green, vicino a Much Hadham nell’Hertfordshire.
5) Provocazione
Moore domina la scultura britannica in maniera incontrastata. Una generazione di scultori si ribella contro di lui. La mostra “New Aspects of British Sculpture” al Padiglione Britannico della Biennale di Venezia del 1952 è una sfida diretta a Moore e Hepworth. Presenta un gruppo di giovani scultori come Reg Butler, Lynn Chadwick e Kenneth Armitage, che si sentono più vicini agli scultori europei dell’epoca, come Giacometti, che si concentrano sulla crisi esistenziale dell’uomo nel dopoguerra. Come in segno di sfida, Moore crea una serie di gruppi familiari per tutti gli anni ’50: un’immagine dell’essere umano contrapposta al massacro della guerra.
6) Vita frugale
Nonostante la sua enorme ricchezza finanziaria, Moore ha sempre vissuto in modo frugale e la sua casa a Perry Green è rimasta praticamente invariata da quando si è trasferito (salvo ampliamenti dello studio). Infatti la maggior parte del denaro guadagnato viene destinato alla creazione della Henry Moore Foundation, che continua a sostenere l’istruzione e la promozione delle arti. Fondata nel 1977, gestisce la sua casa come museo dedicato all’artista.