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Un kit da caccia ai vampiri risalente alla fine del XIX secolo è stato venduto per $ 20.000

Photo courtesy of Hansons Auctioneers, Derby, U.K. Photo courtesy of Hansons Auctioneers, Derby, U.K.
Photo courtesy of Hansons Auctioneers, Derby, U.K.
Photo courtesy of Hansons Auctioneers, Derby, U.K.
Un (presunto) autentico kit da caccia ai vampiri della fine del XIX secolo è stato venduto per £ 16.900 ($ 20.000) da Hansons Auctioneers a Derby, nel Regno Unito, il mese scorso, superando di gran lunga la sua bassa stima di £ 2.000 ($ 2.387).

Secondo la casa d’aste, il kit apparteneva a Lord Hailey, un tempo amministratore dell’India britannica. “Che sia per paura o per attrazione, è interessante sapere che un membro del più alto ordine sociale aristocratico, un uomo con un posto nella Camera dei Lord, ha acquisito questo oggetto“, ha dichiarato il proprietario della casa d’aste Charles Hanson in una nota.

Il presunto kit di caccia ai vampiri di Hailey era dotato di tutti gli strumenti necessari per sopravvivere a un incontro con uno di questi esseri soprannaturali. La scatola di legno contiene due crocifissi decorativi in ​​ottone sul coperchio, che fungono anche da meccanismo di chiusura segreto.

All’interno ci sono due pistole abbinate, una fiaschetta di ottone per polvere, acqua santa, una Bibbia, un martello di legno, un paletto, candelieri di ottone, grani del rosario e altri crocifissi. Tutti oggetti a cui la temibile creatura, presente nel folklore popolare ancora prima dell’uscita di Dracula di Bram Stoker (1897), è vulnerabile. Oltre ovviamente alla luce del sole. E all’aglio.

Photo courtesy of Hansons Auctioneers, Derby, U.K.
Photo courtesy of Hansons Auctioneers, Derby, U.K.

Questi kit, piuttosto diffusi all’epoca e oggi bramati dai collezionisti, aprono inoltre vari dubbi circa la loro autenticità. In primo luogo la questione è relativa ai vampiri stessi: se queste creature sono frutto d’invenzione, possiamo considerare autentici gli strumenti utili ad ucciderli? Assumendoli comunque come validi, siamo sicuri che essi risalgano effettivamente al XIX secolo?

A chiarire la questione, nel 2014, era intervenuto Jonathan Ferguson. Curatore al National Museum of Arms and Armor di Leeds, in Inghilterra, che ha condotto uno studio su alcuni kit di questo tipo.

Questi oggetti enigmatici trascendono la questione sull’autenticità“, sostiene Ferguson. “Fanno parte della cultura materiale del gotico; aspetti delle nostre comuni passioni letterarie e cinematografiche resi fisici. In assenza di qualsiasi artefatto sopravvissuto del vampirismo, sia folcloristico che immaginario, i fan del gotico ne avevano creato uno per colmare il vuoto“.

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