Dall’antichità fino ai giorni nostri. A Parigi nasce Fine Arts Paris & La Biennale, nuova realtà fieristica risultato della fusione delle due fiere. 80 espositori e una proposta vastissima compongono un evento che lancia la sfida a Paris+ par Art Basel. Al Carrousel du Louvre dal 9 al 13 novembre.
Fronte fiere attivissimo a Parigi. Dopo il duro colpo inflitto da Paris+ par Art Basel a Fiac, ecco un nuovo colpo di scena. A lanciare la sfida alle due potenze – la prima in rampa di lancio, la seconda ferita – è un terzo polo appena sorto. Due importanti fiere d’arte francesi – La Biennale, una delle fiere d’arte più antiche del mondo (precedentemente nota come La Biennale des Antiquaires) e la giovane ma già apprezzata Fine Arts Paris – si sono fuse per creare un nuovo evento in città.
Una fiera che parte dall’antichità e arriva fino ai giorni nostri. L’edizione inaugurale è in programma al Carrousel du Louvre, dal 9 al 13 novembre. La strada è inoltre già tracciata anche per i prossimi anni: nel novembre 2023 sarà al Grand Palais Ephémère e al rinnovato Grand Palais nel novembre 2024. Proprio la sede che Art Basel ha “sottratto” a Fiac andando ad occupare lo slot di ottobre che occupava da anni.
Oltre 80 gallerie di fama internazionale e giovani galleristi di talento tra antichità, Old Master, mobili antichi, arte moderna e contemporanea, arazzi, ceramiche, gioielli ma anche arte tribale, arte asiatica, arte islamica e libri e manoscritti.
Old Master
La nuova fiera riunisce importanti gallerie di Old Master, guidate dagli specialisti francesi (De Bayser, Didier Aaron, Baulme, Perrin, Giovanni Sarti, Coatalem, Mendes, Terrades, Leegenhoek , Talabardon & Gautier) e giovani mercanti d’arte (Edouard Ambroselli, Chaptal).
A loro si uniscono Charles Beddington, gallerista londinese specializzato in pittura veneziana del XVIII secolo; Artur Ramon, uno dei più importanti specialisti spagnoli del settore; Costermans, la più antica galleria d’arte di Bruxelles specializzata in pittura olandese e fiamminga.
La lunga e gloriosa tradizione francese nella produzione di mobili e arti decorative si rifletterà nella straordinaria selezione presentata dalle gallerie parigine Steinitz, Léage e Oscar Graf. Anche Janssens van der Maelen, specialista in argento belga, parteciperà insieme al commerciante londinese Brun che svelerà un busto in terracotta di Napoleone.
Scultura
La galleria parigina Sismann presenta una Madonna col Bambino in pietra calcarea, realizzata a Toul (Francia), 1330-1340 circa. Trebosc + van Lelyveld, Chiale e Ratton-Ladrière stupiscono con un insieme di opere dal Rinascimento all’inizio del XX secolo. Univers du Bronze celebra l’età d’oro della scultura francese (1830-1930) con opere di Antoine-Louis Barye, Emmanuel Fremiet, Henri Laurens e un nudo in bronzo a grandezza naturale che rappresenta il David vittorioso su Golia (1894 -1910) che un tempo era nella collezione di Auguste Lumière, inventore del cinematografo. Il bronzo è una delle uniche due opere simili conosciute dell’artista, l’altra è nella collezione del Musée d’Orsay.
Famoso per le sue sculture animalier, Xavier Eeckhout espone uno squisito cucciolo di leone in bronzo realizzato nel 1935 da Louis de Monard. La Galerie Malaquais celebra la scultura figurativa francese con Assia, una scultura monumentale del 1936 di Charles Despiau.
Arte Moderna e Contemporanea
Arte Moderna e Contemporanea protagonista di questa edizione inaugurale della fiera. Presente tra gli espositori Marianne Rosenberg, nipote di Paul Rosenberg, forse il più importante mercante d’arte moderna della prima metà del ‘900. La sua galleria di New York, Rosenberg & Co, espone un raro olio su tavola di Henry Rousseau, La Citadelle (circa 1893) e Flying Woman, bronzo realizzato nel 2020 dall’artista contemporanea francese Aude Herlédan.
Tra le atre importanti citiamo Jill Newhouse (New York), Lancz, La Béraudière (Bruxelles), Applicat-Prazan, Berès, Brame & Lorenceau, Laurentin, Seine 55, Ary Jan, La Présidence e Opera Gallery. Ancora più grande, ovviamente, la selezione di artisti rappresentati: da Fernand Léger e Marc Chagall a Pierre Soulages e Fernando Botero.