Il penultimo appuntamento con la danza del Nervi Music Ballet Festival a Nervi (23 luglio) aveva come ospite d’eccezione l’etoile Eleonora Abbagnato. Con lei, e ai ballerini di supporto, si è esibita anche la figlia di 10 anni, Julia.
Daniele Cipriani, che della danza ha compreso il business, da anni propone spettacoli che fanno cassetta e indubbiamente Giulietta è uno di questi. Lo spettacolo che ha debuttato in prima assoluta il 19 e 22 luglio scorsi al Teatro Romano a Verona (e come poteva essere diversamente?) propone una rilettura del personaggio Shakespeariano in cui le arti della musica, della danza e della poesia si uniscono per dipingere un ritratto nuovo della più celebre vittima d’amore di tutti i tempi.
Colonna sonora delle coreografie firmate Sasha Riva e Simone Repele è la musica eseguita dal vivo sul palco da Marcos Madrigal, pianista cubano, dal 2017 Direttore Artistico di Habana Clásica, festival internazionale di musica classica con sede nella capitale dell’isola, e Alessandro Stella, pianista romano, dal 2008 ospite regolare del “Progetto Martha Argerich” di Lugano. I due virtuosi eseguono le trascrizioni di celebri brani di Hector Berlioz, Leonard Bernstein, Piotr I. Ciaikovsky, diventando protagonisti dell’azione stessa insieme ai ballerini. Ottima operazione, senza dubbio il fiore all’occhiello della serata.
Lo spettacolo, che dura solo un’ora, inizia con il brano BLANC ET NOIR, intermezzo coreografico di e con Simone Repele e Sasha Riva, musica di Charles Ives, dai colori scuri e tetri; e prosegue con il passo a due del I atto di LE ROUGE ET LE NOIR, con la coreografia di Uwe Scholz rimontata da Giovanni Di Palma su musica di Hector Berlioz. Questa scena d’amore dalla Symphonie dramatique dal “Roméo et Juliette” del compositore francese vede finalmente l’entrata in scena di Eleonora Abbagnato che danza con Michele Satriano. Un passo a due intenso soprattutto per l’interpretazione della Abbagnato, ricco di arabesque penchè e prese.
A seguire, dopo un altro breve intermezzo con protagonista sempre la coppia Simone Repele e Sasha Riva, arriva RAINBOW, LOVE & PEACE. Una coreografia di Giorgio Mancini sulle danze Sinfoniche da “West Side Story”, che non ci parla di amanti provenienti da etnie diverse oppure da famiglie rivali, ma evoca l’amore tra persone dello stesso sesso. Molti “Giulietti”, e una “Giulietta”, si fanno rappresentanti dei temperamenti umani, ognuno simboleggiato da un colore diverso della “Rainbow Flag”. Cinque danzatori maschi e una femmina, Davide Dato (étoile, Opera di Vienna), Tommaso Beneventi (Balletto Reale Svedese) , Lorenzo Aliberti (Ballett X Schwerin – Mecklenburgisches Staatstheater), Vsevolod Maievskyi (già Teatro Mariinsky di San Pietroburgo), ed ancora Michele Satriano. Tra cui eccelle Rebecca Bianchi, ballerina di straordinario talento che brilla sempre sulla scena per l’eleganza e la leggiadria che l’hanno portata ad essere nominata étoile del Teatro dell’Opera di Roma nel settembre 2017, al termine di Giselle di Patricia Ruanne.
A chiudere la serata il brano di punta, quello che pone in scena la piccola Julia Balzaretti, e che dà il nome allo spettacolo, GIULIETTA. Con le coreografie di Sasha Riva e Simone Repele sull’overture – fantasia dal Romeo e Giulietta di Piotr I. Ciaikovsky. Sulla splendida trascrizione per due pianoforti di Karl Klindworth si svolge una nuova interpretazione della famosa tragedia shakespeariana. Che cosa accadrebbe se Giulietta bambina dialogasse, oggi, con Giulietta adulta? Se invece di parlare di famiglie rivali, promuovesse la pace? E se al posto di limitarsi a una prospettiva eternormata, parlasse in senso molto più ampio di inclusività, libertà e amore incondizionato? Tutto ciò ce lo raccontano in danza Eleonora Abbagnato e la piccola figlia davvero brava e disinvolta quanto la madre sulla scena catturandosi il consenso del pubblico che alla fine della serata applaude le due bellissime bionde, incontrastate star della serata.
Eleonora, la piccola Julia, i ballerini della compagnia e Daniele Ciprinai si sono poi soffermati sul palco per foto e autografi. Sembrava più una finale dei mondiali che uno spettacolo di danza, comunque c’entrato. Del resto oggi anche la danza è diventata un grande show, come si è visto pochi giorni fa in Arena di Verona con la dichiarazione di matrimonio dei due primi ballerini scaligeri davanti alle migliaia di presenti in visibilio.