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Le belle poste. Palazzi storici delle Poste Italiane

LE BELLE POSTE. Palazzi storici delle Poste Italiane Trieste, parete di fondo del salone al pubblico con scalinata
LE BELLE POSTE. Palazzi storici delle Poste Italiane
Trieste, parete di fondo del salone al pubblico con scalinata

In occasione dei 160 anni dalla nascita delle Poste Italiane, è uscita la ristampa di Le belle poste. Palazzi storici delle Poste Italiane di Franco Maria Ricci

Franco Maria Ricci con la sua attività di editore ci ha insegnato che l’arte può albergare ovunque e dialogare con chiunque, anche nei luoghi più inaspettati. Sì, anche alle Poste. Ora, in occasione dei 160 anni dalla nascita delle Poste Italiane, è uscita la ristampa di Le belle poste. Palazzi storici delle Poste Italiane (l’edizione originale è del 1996). “Questo libro cataloga e illustra per la prima volta un immenso patrimonio artistico finora ignorato: i palazzi postali d’Italia progettati da grandi architetti, costruiti dall’epoca umbertina agli anni Trenta e ricchi di opere dei maggiori artisti di allora”, il volume mette quindi in luce come gli edifici commissionati dalle Poste Italiane rappresentano una testimonianza storica e artistica di un particolare periodo storico del nostro Paese, fitto di innovazioni e cambiamenti. Le poste, uno dei principali centri della vita cittadina per oltre un secolo, sono state protagoniste nell’evoluzione urbanistiche della nazione, vedendo nascere e crescere attorno a loro le nostre metropoli.

Questi palazzi, realizzati tra la fine dell’Ottocento e il secondo dopoguerra, raccontano le grandi trasformazioni tecnologiche e sociali (ma anche estetiche e artistiche) avvenute in Italia e dello sforzo – da parte di progettisti, ingegneri, designer e artisti  – di creare una sintesi tra monumentalità e modernità, tra innovazione e tradizione. Da una parte la necessita di intercettare il dinamismo dei tempi moderni, dall’altra il bisogno di forme classiche e riconoscibili. Tra gli altri basta citare il palazzo delle Poste di Rovigo progettato da Roberto Narducci, quello cilindrico di Agrigento ad opera di Angiolo Mazzoni, quello di Trieste dallo carattere austroungarico, quello di Napoli di stampo i architettura razionalista-funzionalista e quello di Palermo, con le tele di Benedetta Cappa Marinetti nella sala del consiglio.

Una storia che parla di importanti cambiamenti anche all’interno della cultura architettonica italiana, con esiti significativi negli anni ’30 del Novecento, quando la nascita e lo sviluppo dello stile Razionalista provoca la contrapposizione tra istanze tradizionaliste, reazionarie e moderne. È grazie a queste correnti che hanno visto la luce gli edifici postali, contributi rilevanti allo sviluppo dell’architettura fra le due guerre.

Nonostante l’attività degli uffici postali sia mutata con il passare del tempo, il fascino di questa sfida e di queste costruzioni monumentali restano tutt’oggi inalterati e la ristampa del volume Le belle poste. Palazzi storici di Poste Italiane consente di conoscerne la storia – come elementi fondamentali del tessuto urbano delle nostre città – e di ammirarne le prospettive, le facciate, gli interni.

Accanto all’introduzione della presidente di Poste Italiane, Maria Bianca Farina, ai saggi degli studiosi Giuseppe Strappa e Giorgio Di Giorgio, il volume ospita una scheda approfondita per ciascun edificio, oltre a un ricco repertorio di immagini firmate da fotografi come Luciano Romano, Giovanni Ricci-Novara e Massimo Listri, tavole e disegni d’epoca che accompagnano il lettore alla scoperta di questa incredibile rassegna dedicata ai palazzi storici delle Poste Italiane.

LE BELLE POSTE. Palazzi storici delle Poste Italiane

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