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Il mondo in una linea. La pittrice astratta Virginia Jaramillo trova finalmente consacrazione

Virginia Jaramillo in her studio in front of Quanta, 2021, courtesy Virginia Jaramillo and Hales Gallery. Photo by JSP Art Photography Virginia Jaramillo in her studio in front of Quanta, 2021, courtesy Virginia Jaramillo and Hales Gallery. Photo by JSP Art Photography
Virginia Jaramillo in her studio in front of Quanta, 2021, courtesy Virginia Jaramillo and Hales Gallery. Photo by JSP Art Photography
Virginia Jaramillo in her studio in front of Quanta, 2021, courtesy Virginia Jaramillo and Hales Gallery. Photo by JSP Art Photography
Virginia Jaramillo approda a Pace Gallery e completa la sua lunga ascesa nel mondo artistico. Dopo oltre sessant’anni la pittrice astratta trova ora la definitiva consacrazione. Jaramillo prosegue comunque la collaborazione di lungo corso con Hales Gallery.

Virginia Jaramillo diventa così uno dei pochi artisti latini nati negli Stati Uniti ad essere rappresentata da una mega-galleria. Il debutto con Pace (che, tra gli altri, rappresenta anche Jeff Koons) arriva con uno stand all’edizione inaugurale di Frieze Seoul a settembre. La prima personale in galleria è prevista a Los Angeles nel maggio 2023. Anche il Kemper Museum of Contemporary Art di Kansas City è al lavoro per organizzare una retrospettiva dedicata al suo lavoro.

Attraverso le sue meticolose e contemplative astrazioni, Virginia esprime idee su complessi argomenti fisici e teorici, infondendo alle sue composizioni minimaliste una risonanza emotiva“, ha affermato in una nota l’amministratore delegato e presidente di Pace, Marc Glimcher. “Le esplorazioni di spazio, profondità e materialità di Virginia producono effetti ipnotici, attirandoci nei regni illimitati delle sue tele dinamiche e ricche di colori“.

Meglio conosciuta per i suoi Dipinti curvilinei, Jaramillo è stata a lungo affascinata dal connubio di semplicità e complessità contenuto in una singola linea. Attraverso un processo di elisione e alleggerimento l’artista stressa l’importanza della linea e, in negativo, di tutto ciò che la circonda.

Nata a El Paso, in Texas, nel 1939, Jaramillo è cresciuta a East Los Angeles dove ha frequentato la Manual Arts High School e partecipato alla prima mostra al County Museum of Art. La propensione all’astrazione matura a Parigi, dove si trasferisce negli anni ’60. Ma è con il ritorno negli Stati Uniti, a New York, che arriva la svolta più concreta per la sua carriera. L’artista viene infatti inclusa nella mostra Deluxe Show (1970), spesso citata come la prima mostra d’arte razzialmente integrata nel paese. Jaramillo era l’unica donna e l’unica latina invitata all’esposizione.

Esattamente 50 anni dopo il Deluxe Show, nel 2020 la Menil Collection ha organizzato la prima mostra personale in un museo di Jaramillo. A questa è seguita una mostra personale al Parrish Art Museum di Water Mill, New York, non lontano dalla casa-studio dell’artista a Hamptons Bay. Inoltre, il suo lavoro è stato incluso nella mostra del Centre Pompidou del 2021 Women in Abstraction, poi esposta anche al Guggenheim di Bilbao.

Il suo lavoro fa parte delle collezioni permanenti del Metropolitan Museum of Art e del Guggenheim Museum di New York, del Crystal Bridges in Arkansas, della Menil Collection di Houston, del Peréz Art Museum di Miami e del Museo Rufino Tamayo di Città del Messico.

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