Architettura, arte e mare. Demanio Marittimo KM-278 conquista la spiaggia di Marzocca in una maratona di 12 ore all’insegna della riqualificazione urbanistica.
Dal calare del sole al sorgere dell’alba. La rassegna dedicata ad arti, architettura e design curata da Cristiana Colli e Pippo Ciorra torna per il 12esimo anno di fila a occupare il lungomare di Marzocca (Senigallia) per parlare di rigenerazione urbana, sviluppi possibili e futuri auspicati. Un atto di rinnovata attenzione verso un luogo la cui identità va ripensata in stretta relazione con le persone che lo abitano.
Un contesto non casuale, quello della piccola cittadina marchigiana racchiusa tra mare e collina, con i binari della ferrovia a rompere la continuità della vita comunitaria. Tradizionalmente incentrata su un turismo che, con il tempo, è andato sempre più scemando, Marzocca è emblematica di quella condizione di subordinazione al centro tipica della periferia urbana italiana e internazionale.
Una subordinazione di per sé dannosa allo sviluppo della comunità locale, che diventa però terreno fertile per il sorgere di idee e iniziative di integrazione e rigenerazione spazio-temporale come quella di cui Demanio Marittimo si fa portatore.
Nelle cinque strutture architettoniche che tra le 18 di venerdì 22 luglio e le 6 del mattino successivo sono comparse sulla spiaggia si sono susseguiti talk, tavole rotonde e testimonianze accomunate da un insistito fil rouge: interrogarsi sul senso e sui mezzi della progettazione contemporanea, instaurando un collegamento tra le specificità locali e un più ampio panorama internazionale.
Cinque palcoscenici effimeri, pensati per durare il tempo di una notte ma, nonostante questo, capaci di stimolare dialoghi di lunga permanenza nelle coscienze collettivi di addetti ai lavori e della comunità nel suo insieme.
L’edizione di quest’anno di Demanio è stata sviluppata in collaborazione con Sviluppatosi quest’anno con la collaborazione di Marzocca Re-Lab, progetto di rigenerazione vincitore del Creative Living Lab 2021 del MIC.
VISIONS&TOOLS il titolo dell’edizione 2022, un titolo che ben sottolinea la necessità di unire idee e buone pratiche, un invito a immaginare (e progettare) il futuro attraverso lenti innovative.
A portare il proprio contributo a questo processo di riappropriazione di spazio e identità sono stati, quest’anno, ospiti come Mario Botta e Benedetta Tagliabue, invitati a parlare della propria formazione architettonica e del loro lavoro nell’ambito dell’istruzione. Spazio anche all’idea di metamorfosi spaziale, toccata da Emanuele Coccia che, nel suo talk, ha avviato una riflessione in cui casa, natura e corpo sono entrati in collisione in un unico concetto di spazio multiforme e soggetto a un ineludibile cambiamento.
A fare da cornice alle riflessioni architettoniche, oltre al mare adriatico, è stata come sempre l’arte. Dall’opera dell’artista ucraina Zhanna Kadyrova (sempreverde memento dei problemi che attualmente il mondo si trova a fronteggiare) al film IONOI di Nico Vascellari, le sinergie tra rigenerazione urbana e pratica artistica continuano con la performance di ”danzarchitettura” zyx! di Silvia Cassetta e il collegamento in diretta dall’inaugurazione di Manifesta 14 a Prishtina.
Al di là dell’omaggio a Ubaldo Fiorenzi (personalità attiva nell’ambito della bio architettura che, a inizio ‘900, si dedicò all’edificazione in terra cruda dei villini di Marzocca) e alla figlia Gio (artista e scultrice), Demanio Marittimo rende omaggio a un altro personaggio la cui memoria rivive nelle istanze fatte proprie dall’evento stesso: Pier Paolo Pasolini, che nel 2022 avrebbe compiuto 100 anni, viene ricordato nelle parole di Massimo Raffaeli, Antonio Tricomi e Valerio Curcio, in cui riecheggiano i riferimenti al reportage portato avanti ne La lunga strada di sabbia.
Idee e buone pratiche, radici comuni e futuri auspicati. Tanti gli spunti su cui riflettere e gli obbiettivi a cui puntare, da qui alla prossima edizione di Demanio Marittimo KM-278.
