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Musica e arte in Salento. Dalla musica classica ai sandali intagliati di Tesprit

Il castello di Tutino (Tricase, Puglia)
Da 12 anni ad Alessano, nel sud della Puglia, si tiene il festival Muse Salentine. Un evento ideato da Charles Adriaenssen, fondatore e proprietario di Outhere Music, una delle principali case discografiche produttrici indipendenti di musica classica e contemporanea in Europa. La sede prediletta dei concerti – che si tengono due volte l’anno, ad agosto e poi settembre – è Palazzo Sangiovanni, residenza restaurata da Adriaenssen ad Alessano. Il castello di Tutino ospita invece la personale di un artista che ha trascorso un mese di residenza nella città pugliese. Quest’anno l’autore selezionato è Tesprit.

2-6 agosto 2022

Di parte con il duo formato da Sylvia Huang al violino accompagnata da Eliane Reyes al pianoforte, poi il ritorno del duo Jatekok al pianoforte a quattro mani, seguito dalle Kapsber’girls. Un concerto (jazz) per celebrare la pace e l’universalità della cultura quello in in programma per il 5 agosto, con un recital di musica ucraina. A condurlo Alexei Lubimov, leggendario pianista russo già ospite del festival.

12-17 settembre 2022

In programma 6 concerti. A partire da Anne-Lise Polchlopek ed Elenora Pertz (canzoni francesi), poi il grande clavicembalista Francesco Corti (Bach). Il trio finnico-olandese Peltomaa, Fraanje, Perkola ci farà viaggiare da Hildegard von Bingen alla musica contemporanea. In chiusura del festival, il Busch Trio interpreta Chostakovitch, il giovane mandolista italiano Raffaele La Ragione accompagnato di Marco Crosetto si esibiscono con opere di Beethoven e dei suoi contemporanei e per finire con l’ensemble
PRISMA.

Tesprit, Akouvi, 2022, cut flip-flops on canvas, 180 x 120 cm
Tesprit, Akouvi, 2022, cut flip-flops on canvas, 180 x 120 cm

Tesprit – Gli abbandonati
Mostra di fine residenza Le Muse Salentine
Curatore: Tancredi Hertzog-Guarini
Dal 3 al 17 agosto, Castello di Tutino

Dal 2019, al festival di musica Le Muse Salentine si affianca una residenza d’artista. Un artista è invitato a lavorare tutto il mese
di luglio a Palazzo Sangiovanni, a Alessano. Al termine dell’esperienza, una mostra la racconta. Quest’anno il protagonista è il togolese
Tesprit, che espone lavori precedenti affiancati a quelli realizzati in residenza.

Foli Kossi Gérard Tete, detto Tesprit, è un artista nato nel 1994 a Lomé (Togo). Disegnatore e pittore, la sua svolta artistica arriva in seguito alla pandemia. Privato delle risorse e dei materiali, Tesprit si dedica al riciclaggio di infradito e sandali usati che scolpisce,
taglia e assembla per ritrarre i bambini di strada della città.

Così l’artista esplora il tema dell’infanzia e delle condizioni di vita degli Dzimakplao, termine usato nel sud del Togo per indicare sia i bambini senza istruzione che, in modo peggiorativo, proprio le infradito. La sua ricerca inizia incontrando i bambini di cui cattura la
quotidianità (mendicare, giocare, raccogliere oggetti abbandonati, ecc.), e nelle discariche cittadine dove raccoglie, come loro fanno per sopravvivere, la materia che caratterizza e determina il suo lavoro: infradito e sandali da spiaggia usati.

Dopodiché si affida alle fotografie scattate ai bambini, che usa come modello per modellare le vecchie calzature. Tesprit non usa nessun colore o pittura: i colori sono quelli naturali delle infradito, che l’artista ritaglia a metà nel senso della lunghezza, poi taglia per ottenere la forma voluta e infine incolla su delle tele. Scolpisce sagome mascherate da un patchwork di suole che contemporaneamente nasconde e universalizza i suoi soggetti. I volti non hanno occhi, naso e bocca: un modo per facilitare l’identificazione dello spettatore con i soggetti ma anche denunciarne l’anonimato.

I nomi delle opere portano il giorno della settimana in cui sono state realizzate, proprio come in Togo è usanza fare con i figli. Komivi per un maschio che nasce il sabato, Yawovi per chi è nato il giovedì. Negli ultimi due anni l’artista è stato oggetto di tre mostre personali: a Parigi (Galleria Mathilde Le Coz, 2022), Accra (Galleria Soview, 2021) e Lomé (Istituto Francese del Togo, 2021).

Tesprit, Yawa & Yaovi, 2022, cut flip-flops on canvas, 110 x 110 cm
Tesprit, Yawa & Yaovi, 2022, cut flip-flops on canvas, 110 x 110 cm
Tesprit, Lonlongno, 2022, cut flip-flops on canvas, 180 x 120 cm
Tesprit, Lonlongno, 2022, cut flip-flops on canvas, 180 x 120 cm

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