Il prossimo ottobre, Cambi mette in asta a Milano parte degli arredi di Villa Barbaro di Maser per raccogliere fondi per il restauro e la valorizzazione della villa
La Villa Barbaro di Maser (Treviso), capolavoro dell’architettura che realizzò Andrea Palladio tra il 1554 e il 1560, è Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 1996. Quello del famoso architetto, che si ispirò alle forme degli antichi templi romani per disegnarne la facciata, non è l’unico nome di spicco che ha lavorato alla villa: Paolo Caliari detto il Veronese si occupò degli affreschi e Alessandro Vittoria delle decorazioni in stucco.
Ora una parte degli arredi della villa vanno all’asta da Cambi il 5 ottobre 2022. La scelta di organizzare questa vendita è stata presa dal proprietario Vittorio Dalle Ore per ricavare fondi per il restauro e la valorizzazione dello splendido edificio.
La storia di Villa Barbaro di Maser
La straordinarietà dell’edificio è data anche dalla committenza dell’umanista Daniele Barbaro e suo fratello Marcantonio, ambasciatore della Repubblica di Venezia, che vollero la loro villa azienda agricola non solo per adibirla a centro produttivo e residenza di campagna, ma anche come luogo di incontro per gli amici letterati, artisti, studiosi di filosofia e matematica.
Il progetto di Palladio è infatti fortemente influenzato dalla personalità dei committenti, soprattutto da Marcantonio Barbaro a cui si deve il progetto del Ninfeo retrostante la villa ornato dalle statue in stucco di Alessandro Vittoria. Dopo varie discendenze dei Barbaro la villa passò nel 1850 alla famiglia Giacomelli che la vendette nel 1934 a Giuseppe Volpi di Misurata che ne fece dono alla figlia Marina che vi si stabilì e ne intraprese l’opera di restauro.
Marina Volpi trovò la villa negli interni molto diversa da quella che vediamo oggi, alterata e appesantita da una decorazione ottocentesca che rivestiva tutte le sale celando in parte gli affreschi di Paolo Veronese e affidò l’incarico di un radicale restauro e ammodernamento all’amico architetto Tomaso Buzzi. Con l’apporto del celebre restauratore Ottorino Nonfarmale la crociera affrescata da Veronese ritrovò i colori originali del Cinquecento e i proprietari permisero sempre ai visitatori di accedervi. Nelle due ali che danno sul Ninfeo trovarono posto gli appartamenti di Marina e del marito Enrico Luling Buschetti. Al piano terra delle due barchesse Buzzi arredò le stanze di rappresentanza, quelle private e la foresteria dove gli ospiti potevano alloggiare. Progettò arredi e tessuti di grande fantasia ispirati ai temi delle volute degli affreschi e, sottostando ai desideri di Marina Volpi, inventò nuove forme di oggetti pensati per ogni ambiente.
Per il giardino l’architetto eliminò buona parte degli interventi ottocenteschi ripristinando l’antico ordinamento cinquecentesco e disegnando ad hoc arredi da esterno, voliere e persino vasi in terracotta con le iniziali della proprietaria.
La villa conobbe illustri ospiti e sotto gli affreschi del Veronese furono allestite cene memorabili con grandiosi centrotavola sempre diversi, in vetro di Murano, in ceramica di Bassano o con pezzi di antiquariato e apparecchiate con importanti servizi in porcellana e argento.
Marina Volpi fu grande viaggiatrice e la villa si è arricchita negli anni di collezioni di oggetti anche esotici acquistati con grande passione. Un amico speciale fu Paolo Venini che oltre ad aver eseguito per Buzzi molte delle lampade di casa regalò alcune tra le più belle creazioni della sua fornace. Marina era considerata una delle donne più eleganti dell’epoca e gli armadi conservano ancora parte dei suoi abiti e accessori firmati dei più grandi couturier dell’epoca come Hermes, Roberta di Camerino e le Sorelle Giunta di Milano.
Nel dopoguerra la villa si rimoderna con le nuove lampade disegnate da Caccia Dominioni e Gardella per Azucena di Milano, complice l’amicizia della famiglia con l’architetto Corrado Corradi Dell’Acqua. Marina Volpi commissiona a Piero Fornasetti oggetti curiosi pervasi dall’immagine dell’antico e di Palladio.
L’esposizione pre asta degli arredi, degli oggetti d’arte e del guardaroba di Marina Volpi sarà visitabile a Milano, presso la sede della Casa D’Aste Cambi in Via San Marco 22, da venerdì 30 settembre a martedì 4 ottobre 2022 negli orari 10-19.
STORIA DI UNA CASA E DI UNA FAMIGLIA
Asta – 05 ottobre 2022
MILANO
Via San Marco 22
ESPOSIZIONE
da venerdì 30 Settembre a martedì 04 ottobre 2022 ore 10-19