Elia Alunni Tullini, Turquoise shell, 2022, maiolica, 60x40x30 cm
Giunge alla sua sesta edizione “Milano Scultura”, l’unica fiera italiana interamente dedicata alle arti plastiche, che quest’anno torna nella sua sede originaria nel cuore della metropoli lombarda, la Fabbrica del Vapore. Dal 9 all’11 settembre 2022, la fiera presenta oltre 40 tra artisti e gallerie, selezionati con dalla direttrice Ilaria Centola e dal curatore Valerio Dehò.
Gli artisti selezionati riportano al centro la scultura non solo come linguaggio tradizionale, ma anche come forma espressiva in grado di raccontare i grandi temi del contemporaneo grazie alla presenza di progetti monografici che mai come quest’anno si esprimono su questioni d’attualità come il rapporto tra uomo e lavoro, il conflitto in corso in Ucraina, i migranti.
Oltre alla sua formula tematica e non generalista, la manifestazione mantiene anche per l’edizione corrente un’altra sua peculiarità: l’essere al contempo fiera e progetto espositivo godibile da un pubblico di collezionisti come di appassionati. “Creare un ambiente piacevole di scambio intellettuale con ingresso libero dove le gallerie e gli artisti possono esprimere tutte le loro potenzialità è doveroso verso la città che amo e il mondo dell’arte in generale”, dichiara la direttrice Ilaria Centola.
Armando Moriconi, Medea, 2010, marmo statuario, cm 48x35x23
“Milano Scultura” non è infatti mai stato solo spazio di mercato ed espositivo ma anche luogo fertile di confronto alimentato dalla collaborazione con le scuole e in particolare con l’Accademia di Brera che anche quest’anno partecipa con un progetto tematico, dal titolo “Focus Trasformazioni”. Gli studenti sono stati chiamati a cimentarsi con le tecniche della ceramica e spinti a riflettere sulla sua malleabilità: la sua trasformazione da materia modellabile a volume consistente e immortale passa per gli ostacoli che questo particolare materiale pone; affrontarli è stato per gli studenti opportunità per sviluppare la curiosità e incrementare la voglia di crescere sperimentando.
Di carattere più strettamente curatoriale i “Progetti speciali”, quest’anno tutti dedicati a temi di attualità a sottolineare l’urgenza dell’arte di capire ed esorcizzare la drammaticità del presente.
“Factoryman” è un progetto site specific nato dalla collaborazione tra l’associazione culturale Startè e Brain, realtà che opera nella comunicazione e nell’editoria d’arte.
Curato da Paolo Asti, presidente di Startè, “Factoryman” è dedicato al ritorno di “Milano Scultura” nella sede della Fabbrica del Vapore e indaga, attraverso le opere degli artisti presenti, la relazione tra uomo e lavoro: in un mondo in cui il lavoro ha fortemente contribuito all’alienazione dell’individuo, il caso della Fabbrica del Vapore si pone come esempio virtuoso di elevazione di uno spazio industriale a spazio deputato all’arte e al dialogo.
Mario Costantini, Sette pagine per sette stelle, 2021, Tecnica Fiber art (Canne e lane colorate)
Si terrà in occasione dell’inaugurazione, venerdì 9 settembre alle ore 19, la performance “No War – No Crimes” in cui l’artista e performer Ernesto Jannini, da anni impegnato nella denuncia dei crimini di guerra, proverà a tenere in equilibrio sul mento un missile terra-aria mentre recita poesie tratte dall’opera di Dante “Vita Nova”, una metafora visiva e performativa tesa a sottolineare le grandi contraddizioni vissute dall’uomo contemporaneo.
Con il progetto fotografico-scultoreo “Tutti al mare”, il collettivo R.E.M.I.D.A, da sempre promotore di un’arte dalla forte connotazione etica, pone l’attenzione sull’inarrestabile dramma dei migranti e del loro esodo che non di rado si conclude proprio nei nostri mari. Al centro degli scatti, i volti intensi dei bambini, protagonisti inconsapevoli di queste tragiche vicende. La fiera è accompagnata da un catalogo edito da NFC Edizioni, con un testo del curatore Valerio Dehò.