Alla Fondazione Pascali di Polignano a Mare è in corso la mostra “Dialoghi. Pino Pascali e Ugo Mulas“, fino al prossimo 2 ottobre
Quarantuno immagini in bianco nero, rare vintage print e serie poco conosciute o mai esposte integralmente tracciano uno spaccato di destini incrociati tra l’artista pugliese e il fotografo milanese in un racconto inedito che riallinea e ricuce le relazioni tra arte, moda ed editoria, attraverso l’esperienza pionieristica de L’Uomo Vogue.
È proprio la testata, nata nel 1967, a commissionare a Mulas i ritratti che scatta a Pascali a Roma nel 1968. Quelle foto codificano il mito di Pascali in un’iconografia nuova e seducente e costituiscono l’incipit alla prima parte del percorso espositivo, nella quale si ricostruisce la storia, collocandola come esperienza peculiare all’interno della ritrattistica di Mulas dedicata agli artisti, in questo caso seguendo la singolare declinazione della fotografia di moda.
La mostra parte dagli iconici ritratti scattati a Pascali a Roma da Mulas nel 1968 e dalle immagini con Michelle Coudray sul Lungotevere (la compagna di Mulas) di cui è esposta l’intera sequenza per la prima volta – e traccia il perimetro degli incontri tra Pascali e Mulas, tra Roma e Venezia – con scatti inediti della Biennale del 1968 – fino all’ultimo incontro, postumo, in occasione dell’epocale mostra “Vitalità del Negativo” del 1970 (l’intera serie che Mulas dedicò, come un omaggio, ai 32 metri quadrati di mare circa).
La mostra è anche un’occasione per ricostruire attraverso i ritratti di artisti di Mulas come prese forma una più libera rappresentazione del maschile, codificata attraverso un nuovo, seducente, immaginario vestimentario: da Alighiero Boetti ad Ettore Sottsass, Aldo Mondino, Getulio Alviani e molti altri.
L’esposizione porta infatti alla luce la storia poco nota dell’ esperienza seminale nel panorama editoriale internazionale per L’Uomo Vogue ricostruendo – per la prima volta attraverso tutte le immagini – due degli editoriali più belli di Mulas pubblicati sui primissimi numeri della testata, quello con gli artisti in pelliccia del 1967 e Sette più sette artisti d’oggi le loro opere i loro abiti del 1969. Per queste serie posarono personaggi di spicco della scena culturale di quegli anni: da Lucio Fontana a Ettore Sottsass da Alighiero Boetti, ad Aldo Mondino, Tommaso Trini, Getulio Alviani e molti altri.
In questa occasione Mulas scatta il più iconico dei ritratti di Giangiacomo Feltrinelli editore e rivoluzionario, tra gli avventori celebri del Bar Giamaica che appare, elegante e dandy, in astrakan e colbacco, come un personaggio di Pasternak, di cui era stato il primo a pubblicare in Italia le opere. Nell’editoriale del 1969 sarà pubblicata postuma l’immagine di Pascali scattata a Roma l’anno precedente.
Dialoghi: Pino Pascali e Ugo Mulas
15 luglio – 2 ottobre 2022
Fondazione Pino Pascali
Via Parco del Lauro 119
Polignano a Mare (BA)
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