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11 mostre per 11 musei compongono la Biennale di Nizza dedicata ai fiori

Fleurs! è titolo e il tema del Festival Biennale delle Arti di Nizza. 11 mostre in altrettanti musei della città sono visitabili fino alla fine dell’anno. Il programma completo degli eventi è consultabile sul sito.

Fugacità della vita e inafferrabilità del tempo, desiderio di vivere per sempre e il ricordo fatalista di ciò che inevitabilmente ci aspetta. I fiori sono l’unico e immenso tema attorno a cui Jean-Jacques Aillagon, ex ministro della cultura e coordinatore della grandiosa esposizione, ha costruito un programma di assoluto rilievo. Torna a Nizza il Festival Biennale delle Arti. Si tratta della quinta edizione, inizialmente prevista per il 2021. Segue quelle che a partire dal 2013 hanno celebrato Matisse, la Promenade des Anglais, l’École de Nice e il Cinema a Nizza. Fino alla fine dell’anno e oltre i fiori nell’arte invadono undici Musei della Capitale della Costa Azzurra. Ognuno interpreta così il tema secondo la sua vocazione.

Le 11 mostre, immaginate secondo un criterio rigoroso e lineare, sono presentate al pubblico in percorsi originali. Il risultato è un viaggio che getta nuova luce sui diversi modi di intendere l’importanza e la simbologia dei fiori così come sono rappresentati nella pittura di tutti i tempi, esaltando l’eccezionalità e l’unicità delle singole opere.

Al Museo Matisse (fino al 18 settembre) viene presentato Un paradis retrouvé, dialogo tra David Hockney e Henri Matisse. La curatrice Claudine Grammont ha immaginato un tour nelle collezioni del Museo guidato dalla recente serie di fiori dipinti su iPad da David Hockney. Più che semplici incontri faccia a faccia, si creano sorprendenti risonanze che evocano universi comuni a entrambi gli artisti.

Fiori mistici, allegorici, fiori del vizio e della virtù, fiori astratti, curiosi. Un approccio iconografico raffinato permette, negli spazi del Museo des Beaux Arts Jules Cheret di calarsi nei panni di uno spettatore del XVII o XIX secolo attraverso la mostra Fleurs d’artifice. Les bouquets du musèe des Beaux arts (fino al 30 ottobre). Un’esplosione di fiori nei dipinti conservati nelle sale ed esposti per l’occasione con il fine dichiarato di cogliere l’invenzione, il significato dei motivi floreali e la funzione delle opere nel contesto originario. Un centinaio di dipinti dal XIV al XX secolo evidenziano la diversità del simbolismo dei fiori, il loro messaggio nella storia dell’arte. I più noti sono legati al memento mori delle vanitas barocche o ai simboli di amore e purezza nella pittura religiosa.

Nell’ex dimora del principe napoleonico Massena adesso Museo di Arte e storia vengono esplorate le affinità storiche ed elettive di Nizza con i fiori, l’importanza che occupano nell’economia locale e la massiccia utilizzazione nelle famose battaglie di fiori, l’evento più glamour del Carnevale della città capitale della Costa Azzurra. (fino al 9 ottobre)

Al Museo della fotografia (fino al 25 settembre) Nick Knight presenta 40 opere della serie Roses from my Garden a sette anni dall’inizio della serie. Per ogni immagine, Nick Knight raccoglie e dispone le rose dal suo giardino, le fotografa con luce naturale e lavora le immagini attraverso un software che utilizza l’intelligenza artificiale. Vengono quindi manipolate per enfatizzare le qualità pittoriche dei fiori che diventano rappresentazioni digitali delle fotografie originali. Ingrandite e stampate in scala tra i 2 metri e i 2 metri e mezzo vengono ritoccate a mano per apportare ulteriori modifiche lavorando sulla nitidezza dei bordi dell’immagine. Le opere finali si collocano in un nuovo spazio tra pittura e fotografia. La Galleria del Museo della Fotografia diviene invece il campo di sperimentazione di Catherine Larré, che mette in scena lo sbocciare e l’appassire dei fiori. Un viaggio nel malinconico territorio dello spleen, all’insegna della vanitas.

Flos vitae o la storia naturale dei fiori è la mostra in atto nei locali del Museo archeologico (fino al 9 ottobre). L’esposizione rivela la varietà e la ricchezza della flora selvatica ripercorrendo la storia della botanica locale dal Rinascimento ai giorni nostri.

Fiori secchi, stampe, offerte e altre creazioni della natura fanno eco agli elementi decorativi barocchi del 600esco Palais Lascaris lungo la passeggiata sensoriale e poetica proposta da Eve Petruschi. Nascosti nell’architettura e nelle decorazioni in stucco e legno dorato, nei soffitti dipinti, nelle collezioni del Museo, i motivi floreali, elemento decorativo preferito del XVII e XVIII secolo, sono presenti in molti dettagli.

Un interessante dialogo tra una selezione di opere della sua collezione e altre di artisti contemporanei mette in scena il Museo di Art naif. Nella villa appartenuta al profumiere Coty sulle alture di Fabron si affronta la rappresentazione del femminile/maschile attraverso i fiori e l’ambivalenza tra piacere e paura. Les Fleurs du Mâle coinvolge tutti gli spazi del museo, l’interno e l’esterno, la realtà e il virtuale, l’arte naif e l’arte contemporanea attorno alle opere della collezione permanente.

Nella grande sala del 109, l’ex-mattatoio di Nizza, quaranta artisti di oggi evocano gli aspetti simbolici del fiore, dalla metamorfosi all’evoluzione del vivente, dal potere alla fragilità, affrontando temi sociali e ambientali contemporanei. Nella storia dell’arte, il fiore è stato da subito portatore di simboli e attributi di santi mentre i dipinti olandesi gli assegnavano un ruolo di rappresentazione della ricchezza, ma anche di testimonianza della fragilità e dell’effimero. Anche oggi gli artisti visivi sono lontani dal considerarlo un semplice oggetto decorativo. Come mostrano i quaranta artisti selezionati, il fiore accompagna oggi dibattiti sociali o ambientali oppure mette in discussione la modernità e il progresso ecologico.

E per finire, ma bisogna attendere il 10 novembre e fino al 30 aprile 2023 il MAMAC propone una mostra multidisciplinare sulle questioni ecologiche, antropologiche e geopolitiche che riguardano i fiori attraverso lo sguardo di artisti dai primi anni Sessanta a oggi. Informazioni, visite guidate, eventi, conferenze, laboratori sul sito biennalearts2022.nice.fr

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