Print Friendly and PDF

L’invenzione della natura: l’arte fotografica di Marcello Bonfanti in mostra a Milano

L’invenzione della natura - Soglie
L’invenzione della natura – Soglie

L’invenzione della natura di Marcello Bonfanti: in mostra a Milano da Alessia Paladini Gallery fino al 31 ottobre 2022

L’arte fotografica di Marcello Bonfanti attinge alla tradizione pittorica rinascimentale e il suo lavoro più recente intitolato L’invenzione della natura, realizzato durante il lockdown, esprime con un’ampia serie di opere esposte, il risultato straordinario condotto attraverso un’indagine sui fiori colti nel loro splendore a simbolo della molteplicità della creazione e richiamo alla caducità delle cose.

Come spiega l’autore: “Il rigore formale della pittura fiamminga che io cito in questo lavoro è un po’ la componente spirituale del rimando a un ordine superiore che viene raccontato con equilibrio geometrico. Come diceva Platone che aveva fatto scrivere sulla porta della sua scuola Non entri chi non conosce la geometria, intendendo la geometria come un po’ la chiave di lettura del resto del mondo, anch’io mi sono rifatto a questo tipo di tradizione”.

L’invenzione della natura -Rinascimento domestico
L’invenzione della natura -Rinascimento domestico

L’ispirazione è nata durante la pandemia? 

“Questo progetto è iniziato in momenti particolari cioè durante i vari lockdown nei quali ho capito che soffrivo molto l’assenza della natura. Per cui è stato un po’ una forma di esorcismo. Così ho deciso di prendere degli elementi naturali dagli ambienti in cui normalmente fruivo di questi stessi elementi, li ho portati in casa e li ho ricomposti. Era una situazione molto simile a quella che succedeva nel ‘600, quando questo tipo di forma iconografica è stata formalizzata, prodotta e poi storicizzata. Il ‘600 è stato un secolo molto tormentato, con la guerra dei Trent’anni e la peste manzoniana che hanno causato questo costante mutamento degli orizzonti. Nel Nord Europa è nata questa riflessione sull’impermanenza della forma e sul fatto che tutto ciò a cui sembra che siamo legati, in realtà muta in continuazione e in quel periodo mutava a una velocità abbastanza elevata, per cui la cosa era anche più evidente”. 

L’invenzione della natura -Rinascimento domestico
L’invenzione della natura -Rinascimento domestico

Dal ‘600 ad oggi?

“La situazione si riflette su quello che sta succedendo in questo secolo con la pandemia globale e le guerre e sembra che gli equilibri, anche quelli più consolidati, siano un lontano ricordo. Ci stiamo abituando a questa normalità che è fatta di continui cambiamenti. E così ho ripreso il racconto come avevano fatto i maestri fiamminghi del 600 con il discorso della mutazione della forma naturale, quindi dell’evoluzione morfologica, biologica e chimica che avviene nelle forme naturali”. 

L’invenzione della natura – Soglie
L’invenzione della natura – Soglie

Dalle immagini emerge, potente, la fragilità delle cose.

“C’è tutta una serie di simbolismi, dai cristalli che raccontano un po’ la fragilità dell’esistenza, ai fiori o forme vegetali che raccontano la molteplicità delle forme. Forme colte all’apice del loro sviluppo ma sul punto di decadere e perdere quella forma, proprio per raccontare questo divenire. E sono immagini da una parte assolutamente statiche ma dall’altra contengono questa forma di riproduzione che li rende in un certo senso dinamiche”. 

Quante opere esponi in galleria?

“In mostra ci sono 12 opere, espressione di questo progetto e altre sei immagini di un altro progetto (L’invenzione della natura si suddivide infatti in Rinascimento domestico e in Soglie) un po’ duale rispetto a questo ma in realtà una sorta di riflessione, un approccio più razionale sulla natura, sempre come still-life ma d’ispirazione in parte neoclassica con riferimenti pittorici del passato, tra cui John William Godward, un pittore vittoriano neoclassico e rimandi alla pittura neoclassica contemporanea. È l’esperienza metafisica della visione della natura sotto la luce della ragione che cerca di analizzarla ma poi il mistero resta. Un accostamento di situazioni un po’ antitetiche con la ragione che cerca di spiegare ma alla fine il mistero permane”.

L’invenzione della natura -Rinascimento domestico
L’invenzione della natura -Rinascimento domestico

Quando nasce questa tua passione per l’arte?

“Prima di laurearmi in fotografia avevo dei trascorsi di pittore autodidatta. Sono sempre stato attratto fin da bambino dalle figure. E in casa mia, per mia fortuna, circolavano parecchi libri di storia dell’arte e da lì ho iniziato a studiare e a dipingere da solo. Quando mi sono iscritto a Ingegneria strutturale a Milano, non avevo più tempo per la pittura e allora ho iniziato a fotografare, un metodo meccanico sostitutivo, più veloce per produrre immagini, ma tutto il background che avevo, attraverso i miei studi di autodidatta, l’ho trasferito nella fotografia. Tutta la parte della composizione e la parte del lighting arriva da lì. Di recente ho cominciato a praticare il CGI (Computer- generated imagery) per cui mi sono messo a studiare parecchi software che servono per creare modelli tridimensionali da cui poi vengono generate delle immagini fotorealistiche”.

L’invenzione della natura – Soglie
L’invenzione della natura – Soglie

Le tue immagini riflettono il processo del divenire della forma ma sono al tempo stesso una riflessione sull’esistente?

“Il gesto fotografico è solo l’ultimo atto di appropriazione del soggetto, quello che consegna allo spettatore anche gli atti di ricerca degli elementi naturali raccolti durante ricognizioni in ambienti familiari che hanno segnato la mia estetica e l’atto di costruzione della scena che conferisce a questi elementi significati simbolici”.

E i tuoi prossimi obiettivi?

“Il campo d’interesse in cui mi sto muovendo e che segnerà una continuazione del mio lavoro ruota intorno alla sperimentazione in CGI”.

L’invenzione della natura -Rinascimento domestico
L’invenzione della natura -Rinascimento domestico

La mostra è inserita nel programma della 17a edizione di Photofestival, la rassegna di fotografia d’autore che dal 14 settembre al 31 ottobre 2022 propone un ricco programma di mostre e altre iniziative diffuse sul territorio metropolitano di Milano, in alcune province lombarde e in altre località italiane, per promuovere la cultura dell’immagine (www.milanophotofestival.it)

L’invenzione della natura – Soglie
L’invenzione della natura – Soglie
L’invenzione della natura – Soglie

Commenta con Facebook