Print Friendly and PDF

Il lungo viaggio di un Mirò: dall’invenduto in asta al Boijmans di Rotterdam

Joan Miro, Peinture Poème (Musique, Seine, Michel, Bataille et moi) Image courtesy Boijmans Museum, Rotterdam. Joan Miro, Peinture Poème (Musique, Seine, Michel, Bataille et moi) Image courtesy Boijmans Museum, Rotterdam.
Joan Miro, Peinture Poème (Musique, Seine, Michel, Bataille et moi) Image courtesy Boijmans Museum, Rotterdam.
Joan Miro, Peinture Poème (Musique, Seine, Michel, Bataille et moi) Image courtesy Boijmans Museum, Rotterdam.
Il Museum Boijmans Van Beuningen di Rotterdam ha acquistato per 8 milioni di dollari un dipinto di Joan Mirò. Così facendo colma una lacuna nella sua collezione di opere surrealiste e trova un’isperata collocazione per un quadro andato invenduto da Christie’s l’anno precedente.

Circa un anno fa Christie’s presentava in asta un’opera di Joan Mirò. Era Peinture poème (Musique, Seine, Michel, Bataille et moi) (1927) uno degli ultimi Dream Painting che l’artista realizzò tra il 1925 e il 1927. A portarlo in vendita, con la stima era di $ 8 milioni a $ 12 milioni, era la Fondazione Volkart, con sede in Svizzera. Il quadro però non infiamma i buyer e le offerte non si alzano, tanto che non viene raggiunto il prezzo di riserva fissato dal venditore. E l’opera va invenduta.

Qui entra però in gioco il Museum Boijmans Van Beuningen. Il museo di di Rotterdam, nei Paesi Bassi, aveva già avuto in mostra il dipinto per una mostra temporanea. E non si era più tolto dalla testa che fosse perfetto per la sua collezione.  “Conoscevamo l’opera fin da quando faceva parte della collezione permanente del Kunstmuseum Winterthur, dove è stata per decenni in prestito permanente“, ha detto il direttore di Boijmans Sjarel Ex.

Così quando l’anno scorso l’opera è passata all’asta, il Boijmans aveva pensato di acquistarlo: “Un Miró come questo avrebbe colmato una lacuna nella collezione del museo, ma organizzarsi per partecipare a un’asta negli Stati Uniti in tre settimane, oltretutto a una stima così alta, era una missione impossibile per noi“.

Il lotto però, come detto, va invenduto. Allora il museo olandese contatta direttamente Christie’s, che li mette in contatto con la Fondazione Volkart. Le due istituzioni concordano il prezzo e le tempistiche per il pagamento: il Boijmans avrebbe avuto a disposizione sei mesi per raccogliere i fondi necessari all’acquisto. La valutazione concordata era quella della stima minima con cui l’opera era stata presentata all’incanto: 8 milioni di dollari. Una cifra importante, che il Boijmans ha raggiunto grazie agli sforzi dei suoi sostenitori.

Ora il Miró, l’acquisto più costoso della storia del museo, è entrato ufficialmente a fare parte della collezione del Boijmans. Si unisce alla già nutrita schiera dei capolavori surrealisti di Salvador Dalí, Marcel Duchamp, Man Ray, Francis Picabia, René Magritte, Unica Zürn, Leonora Carrington e altri ancora.

L’opera è attualmente in mostra al Depot Boijmans van Beuningen, l’incredibile deposito-museo inaugurato nel 2021 al fianco della struttura principale dell’istituzione, chiusa per ristrutturazione fino al 2025.

Commenta con Facebook