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Shock ai Musei Vaticani, turista getta a terra due busti di epoca romana

busti danneggiati ai musei vaticani I busti danneggiati- Screen dalla foto dell'Agenzia Dire
busti danneggiati ai musei vaticani
I busti danneggiati- Screen dalla foto dell‘Agenzia Dire
Un turista americano, in evidente stato di agitazione, avrebbe chiesto di incontrare il Papa e poi avrebbe scaraventato a terra con forza due busti antichi di epoca romana conservati nella Galleria Chiaramonti dei Musei Vaticani. L’uomo è stato consegnato alle forze dell’ordine dalla Gendarmeria Vaticana.

Atto vandalico ai Musei Vaticani

È stato consegnato dalla Gendarmeria Vaticana alle forze dell’ordine italiane per essere interrogato l’uomo che nel pomeriggio di ieri, in stato di agitazione, ha scaraventato a terra due busti antichi di epoca romana risalenti al I secolo d.C. e conservati nella Galleria Chiaramonti dei Musei Vaticani.

A darne notizia lo stesso ufficio stampa dei Musei Vaticani, dopo che nella mattinata di ieri l’Agenzia Dire aveva lanciato l’incredibile notizia. Con tanto di foto dei concitati momenti successivi al grave atto vandalico, avvenuto intorno alle 13.

L’uomo aveva chiesto di incontrare il Papa

Da quanto trapela, l’uomo – un turista americano di origini egiziane e di circa 60 anni e che si trovava da 3 giorni a Roma –  era in evidente stato di agitazione e avrebbe chiesto parlare con il Papa prima di scaraventare a terra con forza i due busti. Che erano  ancorati con delle viti a mensole ottenute da antiche cornici architettoniche, sempre di epoca romana

Da quanto riferisce la nota dei Musei Vaticani, “Ad andare in frantumi è stata la base in marmo di un busto, mentre sono stati lievemente danneggiati un orecchio e un naso dei due volti. Le sculture sono state immediatamente trasferite nel Laboratorio di Restauro Materiali lapidei dei Musei Vaticani e rappresentano personaggi poco noti”.

“Mai successo negli ultimi decenni ai Musei Vaticani”

Tuttavia, lo shock è stato enorme. “Mai successo negli ultimi decenni  il commento dal Vaticano riportato dal Corriere della Sera. “Nei sette chilometri di gallerie museali ci sono telecamere e protezioni di sicurezza come teche e barriere. La maggior parte delle opere sono affreschi e quindi distanti dal visitatore. Purtroppo la Galleria è l’unica sala dove le opere sono a portata di mano“.

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