Smentite tutte le previsioni: Giorgia Meloni chiama al Collegio Romano il direttore del TG2 Rai Sangiuliano, saggista e biografo
Sorpresa! In barba a (quasi) tutti i totoministri circolati, il nuovo Ministro della Cultura avrà un nome difficilmente preventivabile. Si tratta infatti del direttore del TG2 Rai Gennaro Sangiuliano, un tecnico, anche se con conosciute connotazioni ideologiche. Nel suo curriculum professionale c’è infatti la direzione del quotidiano Roma di Napoli dal 1996 al 2001, e la vicedirezione del quotidiano Libero durante la direzione di Vittorio Feltri. Che danno indicazioni abbastanza chiare. Detto della sua carriera giornalistica, ce n’è una culturale che è meno nota al pubblico, ma altrettanto robusta.
Andando per gradi: Sangiuliano nasce a Napoli nel 1962, e qui si laurea in Giurisprudenza all’Università Federico II. Seguono un master in Diritto privato europeo presso la Sapienza di Roma e un dottorato di ricerca in Diritto ed Economia presso l’Università Federico II di Napoli. Docente in varie università, dal 2015 è direttore della scuola di Giornalismo di Salerno. Entrato in Rai nel 2003 come inviato del TGR, Sangiuliano diviene caporedattore e poi passa al TG1. È stato inviato in Bosnia, Kosovo e in Afghanistan.
Sangiuliano è autore di vari saggi scientifici, fra i quali il manuale Teoria e tecniche dei new media. Nel 2008 ha pubblicato per Mursia una biografia del fondatore della Voce, Giuseppe Prezzolini. Nel 2012 per Mondadori esce il suo il saggio storico Scacco allo zar: 1908-1910: Lenin a Capri, genesi della rivoluzione, incentrato sui due soggiorni del futuro leader sovietico sull’isola campana. In quegli anni Sangiuliano pubblica una serie di saggi storici, fra cui tre volumi su Vladimir Putin, Hillary Clinton e Donald Trump, editi da Mondadori. Nel 2019 arriva una nuova biografia “Il nuovo Mao – Xi Jinping e l’ascesa al potere nella Cina di Oggi”, dedicato al Presidente della Repubblica popolare cinese.