Nuovi accesi contrasti fra gli eredi di Frida Kahlo, dopo il lancio di una collazione di abiti ispirata alla celebre artista messicana
L’appropriazione dell’immagine della grande artista Frida Kahlo è questione nota. Facilitata da annosissime controversie ereditarie, con contrapposizioni fra nipoti e pronipoti che lasciano la vicenda indefinita. Nonostante numerose inchieste giudiziarie promosse in diversi paesi. Nel 2018, per esempio, la Mattel rilasciò una bambola Barbie raffigurante la pittrice con l’avallo della Frida Kahlo Corporation, ma altri parenti si opposero. Sostenendo presso un tribunale messicano che la fondazione non aveva i diritti per autorizzarla. Un giudice si pronunciò a loro favore, bloccando le vendite della bambola nel paese, ma non nel resto del mondo.
Ora a buttarsi sul garantito business è il colosso della moda cinese Shein, che ha lanciato una nuova collezione ispirata alla Kahlo. Ancora in collaborazione con la Kahlo Corporation, società panamense di licenza e commercializzazione in perenne contrasto con altri membri della famiglia. Dopo la morte della Kahlo nel 1954 senza aver lasciato un testamento, i diritti sulla sua immagine furono ereditati da sua nipote, Isotta Pinedo Kahlo. Nel 2003 la figlia di questa fondò la FKC, a cui andò la procura su questi diritti. Ma negli ultimi anni è stata la pronipote di Frida, Maria Cristina Romeo Pinedo, a rivendicare i diritti di licenza sull’immagine dell’artista.