Mike Winkelmann, alias Beeple, sta costruendo un museo tutto suo. Sarà in parte studio e in parte spazio espositivo per mostre temporanee -senza tempi lunghi prefissati- di arte digitale
E’ intervenuto alla conferenza Tech Live del Wall Street Journal, dove ha annunciato che, grazie anche alla ormai storica vendita da Christie’s per quasi 70 milioni di dollari l’anno scorso, sta progettando uno spazio espositivo di 50.000 piedi quadrati a Charleston, nella South Carolina, per mettere in mostra l’arte digitale, inclusa la sua.
Anche se una parte dello spazio sarà utilizzato come studio, la proprietà fungerà principalmente da museo pubblico.
Esporrà le opere degli artisti digitali che ammira e che pensa che non stiano ottenendo abbastanza visibilità nel mercato dell’arte tradizionale. Inoltre ha aggiunto di non aver intenzione di vendere le opere di questi artisti perché vuole che il museo rimanga uno spazio non commerciale. Tra le novità rispetto a un museo tradizionale, ha raccontato alla conferenza di voler accorciare i tempi delle mostre rispetto alla maggior parte delle gallerie d’arte o dei musei tradizionali. Invece di impiegare mesi per organizzare uno spettacolo e lasciarlo identico per tre mesi cercherà di cambiare l’arte digitale esposta senza l’immobilismo tipico delle mostre a cui siamo abituati.
Questa iniziativa arriva anche sull’onda delle difficoltà degli artisti digitali in questi tempi che stanno affrontando una scarsa domanda per le loro opere NFT rispetto alla frenesia che aveva preso piede al culmine della pandemia di Covid-19. Spengano dal WSJ: «Quando il mercato delle criptovalute è quasi crollato questa primavera, ha portato con sé il mercato dell’arte basata su NFT: la casa d’aste Christie’s ha venduto solo $ 4,6 milioni di NFT durante la prima metà di quest’anno, rispetto ai $ 150 milioni dell’anno scorso».