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Manifatture europee e orientali attraverso i secoli: è l’asta di tappeti e tessuti antichi di Wannenes

Lotto 154
lotto 124

Tornano da Wannenes i Tappeti e Tessuti Antichi in un’asta web-only dal 4 al 15 novembre

E’ il secondo appuntamento dell’anno di Wannenes con l’antica arte dell’intreccio. Il catalogo presenta 184 manufatti che attraversano i secoli fino ad arrivare a modelli contemporanei e che rappresentano il gusto e la cultura della manifattura europea e della produzione orientale e medio orientale.

La selezione in vendita è caratterizzata da una scelta che privilegia molteplici fattori: l’originalità della realizzazione, la ricchezza delle decorazioni, i motivi, l’estetica, l’intensità e la profondità del colore, lo stato conservativo, la rarità, la provenienza e la raffinatezza complessiva. Tra questa ampia proposta spicca per tutte queste caratteristiche un antico serapi realizzato nel 1860 circa in Azerbaijan orientale (lotto 124, stima 5.000 – 7.000 euro). Un insolito tappeto a fondo avorio di 284×357 cm dove non compare il consueto medaglione centrale, né tantomeno i quattro cantonali. L’elegante impianto grafico, conosciuto con l’appellativo Santuario di Farfalle, è difficile da vedere e si contano rari esemplari di questo modello al mondo.

Lotto 120

Sempre del 1860 circa è anche un grande kilim Kuba (lotto 120, stima 2.000 – 3.000 euro), mentre di dieci anni più tardo è un Konaghend Kuba (lotto 105, stima 4.500 – 5.500 euro). L’arcaico impianto grafico di questo piccolo tappeto tribale è il prodotto distintivo del villaggio di Konagkend nelle montagne del Caucaso in Azeirbaijan, dove il disegno arabescato del campo che deriva da forme zoomorfe è stato abbinato ad una inconsueta bordura a grandi S caratteristica del gruppo Daghestan. Questo inusuale bordo è affiancato da altre fasce minori dai vigorosi colori naturali caratterizzati da un forte contrasto cromatico: l’elegante verde bottiglia, le sfumature di giallo, il blu scuro e uno più tendente all’ azzurro, un bel rosa, un vibrante colore rosso e per finire un marrone scuro ossidato naturalmente.

Lotto 105

Degno di nota altresì un tappeto caucasico Kazak Gendjè del 1880 circa (lotto 117, stima 3.500 – 4.000 euro) che presenta uno straordinario fondo bianco avorio sul quale poggiano un serie di bothè multicolori. La produzione di questa zona geografica è molto richiesta dai collezionisti che ne apprezzano l’autenticità e la spontaneità dei disegni, semplici ma eleganti, annodati secondo tradizione da queste popolazioni seminomadi con telaio orizzontale, con lane filate a mano e colorate con sostanze vegetali.

Lotto 117

Antecedente a quest’ultimo e del Caucaso nord orientale è invece un tappeto da preghiera Derbend del 1870 circa (lotto 144, stima 4.500 – 5.500 euro). L’unicità dell’impianto a bande multicolori chevron su un campo con il fondo giallo zafferano mette in evidenza solo pochi colori: rosso mattone, blu scuro, verde bottiglia e avorio e crea, nel loro insieme armonico, un effetto di profondità che offre l’illusione di una terza dimensione. Molto rara la riproduzione delle due realistiche mani, la Mano di Fatima, poste al fianco della nicchia, una rappresentazione più comune dei tappeti da preghiera Baluch.

Lotto 144

Di provenienza cinese sono una coppia di Buzi o quadrati mandarini di 30×30 cm (lotto 154, stima 600 – 800 euro) distintivi di rango imperiale, ricamati in seta e filo metallico e della fine del XIX secolo. Risalgono alla Dinastia Qing e sono stati commissionati a La Gru (Xianhe) per celebrare la carica ufficiale civile di prim’ordine. Potevano volerci anni per ottenere una nomina di questa levatura e una volta raggiunta vi erano severe regole di comportamento per i funzionari denominati Juren (uomini di spicco). Questa tipologia di manufatti, circondati da vaporose nuvole e dal bajixiang (otto emblemi buddisti), appaiono normalmente nel periodo della riforma e nello specifico sono caratterizzati a una elegante Gru dal candido piumaggio che simboleggia l’onestà e l’incorruttibilità del committente. Il volatile fissa il sole simbolo dell’Imperatore e si erge sulla punta di una roccia circondata da onde del mare, pesci e doni che arricchiscono lo schema compositivo. Il classico bordo a T in filo color oro fa invece da perimetro ai distintivi.

Lotto 154

Tra i lotti più recenti non possiamo non citare il tappeto foglia in lana realizzato nel 1974 circa su disegno dell’artista Ugo Nespolo e attribuito al celebre atelier di Elio Palmisano (lotto 27, stima 3.500 – 4.000 euro). Questo atelier è una delle pochissime manifatture italiane ad aver annodato e tessuto arazzi e tappeti di grande qualità usando come soggetti opere di artisti molto noti come ad esempio: Paul Klee, Piero Dorazio, Oskar Kokoschka, Gustav Klimt, Gino Severini, Giacomo Balla, Fortunato Depero, Ettore Sottsass e altri ancora. I tappeti di questa produzione possono essere ammirati nei più importanti musei del mondo, per citarne alcuni: Fondazione Klee di Berna, County Museum di Los Angeles, Museo del XX secolo di Vienna, Permanente di Milano, Museo d’Arte Moderna di Parigi.

Lotto 27

Di grande interesse e in perfette condizioni di conservazione anche un tappeto da parete firmato Wassily Kandinsky del 1970 circa (lotto 29, stima 1.800 – 2.200 uro). Un originale manufatto di possibile produzione belga realizzato in seta su cotone che è stato annodato interamente a mano. 

Lotto 29

 

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ASTA 429
WANNENES, ASTA WEB-ONLY
4 – 15 NOVEMBRE 2022

 

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