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Bolaffi. Un capolavoro di Alberto Savinio guida l’asta di arte moderna e contemporanea di Torino

Alberto Savinio, L'Attesa di Enea Alberto Savinio, L'Attesa di Enea
Alberto Savinio, L'Attesa di Enea
Alberto Savinio, L’Attesa di Enea. Stima 350-450 mila euro
Bolaffi presenta in asta un raro dipinto di Alberto Savinio, L’attesa di Enea. Il quadro, in mostra nella sede torinese della casa d’aste (via Cavour 17), è il top lot dell’incanto dedicato all’arte moderna e contemporanea dell’8 novembre. La stima è di 350-450 mila euro.

Dagli anni ’80 nella stessa collezione privata,  L’attesa di Enea presenta tutti gli elementi cari ad Alberto Savinio. La cui produzione, diversamente da quella del fratello Giorgio De Chirico, è assai ridotta. «L’opera è stata dipinta a Parigi negli anni prolifici dell’adesione di Savinio al movimento surrealista, anche se, guardandola, rivela immediatamente lo stile del tutto singolare dell’artista, a metà strada tra Surrealismo e Metafisica ma con una straordinaria unicità. Savinio distorce liberamente mito, storia e memorie personali al di là dei gruppi di influenza e appartenenza», commenta Caterina Fossati, specialist del dipartimento di Arte moderna e contemporanea di Aste Bolaffi.

Ma il Savinio non è l’unico capolavoro in asta. Il catalogo è composto da oltre 190 lotti che spaziano dagli inizi del Novecento ai giorni nostri. Dopo un primo capitolo dedicato alla grafica, con opere tra gli altri di Michelangelo Pistoletto, la seconda sezione d’asta vede protagonista pittura e scultura.

Tra questi i lavori di Antonio Ligabue (Il pascolo, lotto 77, stima 160.000-200.000 euro), Giorgio De Chirico (La partenza del cavaliere, lotto 104, stima 35.000-50.000 euro), Mario Sironi (Composizione con cavallo bianco, lotto 94, stima 10.000-15.000 euro), Renato Guttuso (Contadino con sacco di patate, lotto 113, stima 35.000-45.000 euro), Francesco Clemente (Senza titolo, lotto 178, stima 90.000-120.000 euro) e Piero Manzoni, presente con un’opera che fu esposta alla famosa prima mostra al bar Giamaica di Milano (Senza titolo, lotto 129, stima 90.000-140.000 euro).

Tra i lavori più recenti si segnalano infine l’olio su fotografia del 2000 di Gerhard Richter (Firenze, lotto 160, stima 35.000-40.000 euro), un lotto di otto tavole originali da “Pinocchio” del 2003 di Mimmo Paladino (lotto 169, stima 5.000-8.000 euro) e gli scatti di Nan Goldin, fotografa protagonista del documentario di Laura Poitras, vincitore del Leone d’oro al Festival di Venezia 2022.

Il catalogo completo.

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