![VICTOR MAN, Girl with Laughing Cat](https://artslife.com/wp-content/uploads/2022/11/5ab44561-59cd-47e4-9a28-fa494eb9951f-850x1000.jpg)
Venti opere, tra ritratti e autoritratti, compongono la preziosa personale di Victor Man alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino. Una pittura lisergica che abita luoghi di confine e indaga sentimenti ambigui. Dal 3 novembre 2022 al 26 febbraio 2023.
Le palpebre, verso sera. Basterebbe il titolo, privo di opere, a evocare in modo suggestivo ma puntuale l’atmosfera che la mostra di Victor Man suscita. Un momento liminare, di passaggio, dove la distanza tra dimensioni lontane si riduce al piccolo e sottile orizzonte che si viene a creare tra le palpebre, quando la stanchezza cresce e il giorno declina. Un quello spazio d’orizzonte la mente si annebbia di elementi confusi, lo sguardo perde il fuoco, i confini delle cose si sciolgono. Nel traballare della vista pare di non scorgere più “parole che dici umane; ma parole più nuove che parlano gocciole e foglie lontane“. Sinestesia che miscela vista e udito e permette di scomodare Gabriele D’Annunzio e la sua Pioggia nel pineto.
Come nella poesia il bosco diventa lo spazio dove due amanti si uniscono alla natura, perdono le sembianze umane e diventano tutt’uno con l’ambiente, allo stesso modo la pittura di Man sembra ritrarre una dimensione così intima da ricongiungersi, nello slancio finale dell’introspezione, a un sentimento universale. Un’elegia poetica, non a caso. In particolare le sue opere paiono abitare quel luogo che lo stesso D’Annunzio nella sua poesia definisce come «umida ombra remota». Un anfratto dello spirito buio e segreto, a cui la stessa coscienza ha accesso solo in determinate circostanze. Come, per esempio, tra le palpebre, verso sera.
Fondamentale, la virgola, per dettare i tempi di uno scarto millimetrico ma necessario per precipitare in un mondo dove la mescia onirica assume colori e sapori disparati. A partire dall’autoritratto e dal ritratto, Man rappresenta figure assorte, sorprese in momenti contemplativi, di raccoglimento e isolamento. Eppure tale sentimento, immerso una tavolozza verde, intensa, densa, pesante, come miele acido rappreso, apre a una serie di rimandi che sono significati ulteriori, livelli di lettura che donano spessore alle scene.
![VICTOR MAN Grafting or Lermontov dansant comme Saint-Sébastien, 2014 – 2015 Oil on wood 8 1/2 x 6 3/8 inches (21.5 x 16 cm) 9 1/4 x 7 1/8 x 1 1/2 inches (23.5 x 18.1 x 3.8 cm) framed](https://artslife.com/wp-content/uploads/2022/11/galben-ajustat_e.jpg)
Come scrive Alessandro Rabottini, autore del testo critico, «a coesistere, nell’arte di Victor Man, non sono soltanto le differenti dimensioni del tempo e le forme del sentire ma anche, e soprattutto, le dimensioni dell’esistenza umana, che contempla nel suo corso l’erotismo accanto alla spiritualità, l’affetto accanto alla sua rinuncia, la somiglianza accanto al mistero e l’estraneità».
Varietà che si riflette nei soggetti e negli elementi di contorno. Donne riverse e trasfigurate da un’oscura voluttuosità, ma anche bambini dall’infanzia tenebrosa. Alcuni di loro cedono direttamente a deviazioni surrealiste, la loro ambiguità si riflette in occhi sdoppiati o sembianze trasfigurate. In altri casi il realismo accentua, paradossalmente, il carico drammatico dell’immagine.
Ognuna di esse è illuminata da un’oscurità lunare che ridonda l’ambiguità, diffonde elusività e garantisce esistenza a narrazioni in bilico tra archetipi del passato e frammenti di presente, e collocate in uno spazio temporale sospeso, quasi magico. Affetto e abbandono, sensualità e angoscia si intrecciano dunque in un racconto visivo né luminoso né chiaro. All’assennata ricerca di definizioni e limiti, Man preferisce esasperare i tratti inconoscibili della nostra vita. Si può anzi dire che esso non indaghi nemmeno i sentimenti, che pur non sempre appaiono definiti, ma addirittura la loro penombra.
Una vaghezza che però, spesso, soprattutto la sera, a palpebre socchiuse, incuriosisce più che spaventare. E in essa ci crogioliamo.
E piove su le tue ciglia,
Ermione.
Piove su le tue ciglia nere
sì che par tu pianga
ma di piacere.
Gabriele D’Annunzio, La pioggia nel pineto
![VICTOR MAN, Red and Dark Haired Sisters, 2017. Oil on canvas. 28 3/4 x 22 inches (73 x 56 cm)](https://artslife.com/wp-content/uploads/2022/11/VM072-767x1000.jpg)
![Victor Man Untitled , 2012 Oil on linen mounted on wood 10 3/5 x 7 2/5 inches (27 x 19 cm) © Victor Man Courtesy of the artist and Gladstone Gallery](https://artslife.com/wp-content/uploads/2022/11/VM053-722x1000.jpg)