In arrivo l’asta del 18 dicembre di Ferrario nel capoluogo lombardo con oltre 1550 lotti
A San Marino la filatelia cominciò guadare oltre le Torri sul finire del 1891, quando Otto Bickel salì le vette della Repubblica dello scalpellino Marino. Chi era costui? Franco Filanci, fra i massimi studiosi della storia postale sammarinese lo definisce così: “un estroso trentenne di Baden, commerciante di francobolli, monete e fossili” che si stabilì a San Marino con la sua fidanzata belga.
Accortosi che “nessuno che si occupava di San Marino e dei suoi francobolli, decise di farne una sua esclusiva: fondò una rivista, il ‘San Marino Philatelist’ e cominciò a diffondere francobolli e interi postali della Repubblica usando insolite buste” vistosamente affrancate. Questa attività portò all’esaurimento, promosso in un certo qual modo dallo stesso Bickel, di alcuni tra i valori di più largo consumo, costringendo così le autorità postali a correre ai ripari. In attesa che la Stamperia nazionale italiana facesse girare le rotative, fu chiamata in campo una tipografia locale che nel 1892 soprastampò giacenze con i valori mancanti. Ovviamente la tipografia prescelta non disponeva di un grande numero di caratteri identici, di qui le varianti ricercate dai collezionisti. Come la soprastampa del nuovo valore: “Cmi 5 su 10c” impressa sul bordo del foglio. Un esemplare di questa variante è proposta a 30.000 euro da Ferrario, nell’incanto milanese del 18 dicembre.
Oltre millecinquecento i lotti e copertina dedicata alla lettera Governo Provvisorio delle Provincie modenesi imbucata a Massa Carrara il 15 ottobre 1859, giorno di emissione, e diretta a Parigi dopo essere stata affrancata con una coppia del 5 cent e un esemplare del 40 cent. “Una delle due sole lettere note –assicura la casa d’asta Ferrario- e l’unica affrancata con questi valori, di eccezionale impatto visivo”. Stima: 70.000 euro.
Molti i fogli completi offerti, in più casi offerti a prezzi da saldo. I due valori base, in fogli da 50, per dire, con i quali nel 1952 l’Italia onorò Leonardo da Vinci, proposti a 300 euro. Tra le numerose offerte di San Marino, il foglietto UNRRA, valutato 100 euro.