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Adriano Pedrosa sarà il curatore della Biennale d’Arte di Venezia 2024

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Adriano Pedrosa_Photo Daniel Cabrel, Courtesy Museu de Arte de São Paulo Assis Chateaubriand
Adriano Pedrosa (Brasile) sarà il curatore della Biennale d’Arte di Venezia 2024, in programma dal 20 aprile al 24 novembre 2024 (pre-apertura 17-19 aprile). Nato nel 1965, dal 2014 è il Direttore Artistico de Museu de Arte de São Paulo Assis Chateaubriand – MASP, in Brasile. Sarà il primo direttore latino-americano e residente nell’emisfero sud a dirigere l’evento.

Pedrosa, stimato curatore e direttore dell’importante Museo de Arte de São Paulo in Brasile (realizzato dall’architetta italiana Lina Bo Bardi), è conosciuto per competenza e originalità nel concepire le sue mostre con occhio attento alla contemporaneità, muovendosi da un punto di osservazione del mondo che non può prescindere dalla natura del proprio luogo di appartenenza. Questo, anziché restringere la sua visione, la estende a un confronto indispensabile perché oggi sempre di più la Biennale affronti l’arte contemporanea non per farne un catalogo dell’esistente ma per dare forma a contraddizioni, dialoghi, apparentamenti senza i quali l’arte rimarrebbe una enclave priva di linfa.

 

Roberto Cicutto, Presidente della Biennale di Venezia

Adriano Pedrosa è stato curatore aggiunto della 24. Bienal de São Paulo (1998), curatore responsabile delle mostre e delle collezioni al Museu de Arte da Pampulha, Belo Horizonte (2000-2003), co-curatore della 27. Bienal de São Paulo (2006), curatore di InSite_05 (San Diego Museum of Art, Centro Cultural Tijuana, 2005), direttore artistico della 2. Trienal de San Juan (2009), curatore del 31. Panorama da Arte Brasileira-Mamõyaguara opá mamõ pupé (Museu de Arte Moderna, San Paulo, 2009), co-curatore della 12. Biennale di Istanbul, curatore del Padiglione di San Paolo alla 9. Biennale di Shanghai  (2012).

Al MASP Pedrosa ha curato numerose mostre, tra cui le personali dedicate ai lavori di  Tarsila do Amaral, Anna Bella Geiger, Ione Saldanha, Maria Auxiliadora, Gertrudes Altschul, Beatriz Milhazes, Wanda Pimentel e Hélio Oiticia, così come il ciclo di mostre dedicate a Storie diverse: Histories of Childhood (2016), Histories of Sexuality (2017), Afro Atlantic Histories (2018), Women’s Histories, Feminist Histories (2019), Histories of Dance (2020), Brazilian Histories (2022).

È stato premiato con il 2023 Audrey Irmas Award for Curatorial Excellence, conferitogli dal Central for Curatorial Studies del Bard College di New York.

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