Non solo Avatar. I film di dicembre da vedere al cinema: autori italiani, storie di desiderio, di potere e di personaggi alla ricerca di sé stessi
>> Perfetta Illusione (Pappi Corsicato): dopo dieci anni da Il volto di un’altra Pappi Corsicato torna al cinema con un nuovo film. Il regista di Libera e I buchi neri, che negli ultimi anni si è dedicato al documentario d’arte (L’arte viva di Julian Schnabel, Pompei – Eros e mito), prosegue con la sua poetica del desiderio: le strade dei tre protagonisti di Perfetta Illusione si intrecceranno in un pericoloso triangolo amoroso che cambierà per sempre il corso delle loro vite. Con Giuseppe Maggio, Carolina Sala e Margherita Vicario. Cinema italiano che non ha paura di percorrere strade eccentriche e sgarruppate. Al cinema
>> Fuoco Fatuo (João Pedro Rodrigues): 2069, Sua Altezza Reale Alfredo è sul letto di morte e si abbandona ai ricordi della sua giovinezza, quando sognava di diventare un pompiere. L’incontro con l’istruttore dei Vigili del Fuoco Afonso apre un nuovo capitolo nella vita dei due giovani, immersi nell’amore, nel desiderio e nella volontà di cambiare la propria condizione. Presentato alla Quinzaine des Réalisateurs dell’ultimo Festival di Cannes. Cinema folle, sensuale e spregiudicato. Al cinema (in teoria)
>> Forever Young – Les Amandiers (Valeria Bruni Tedeschi): Francia, 1986. Stella, Adèle, Victor e Frank sono nel pieno della propria giovinezza, entrati nella prestigiosa scuola teatrale Les Amandiers creata da Patrice Chéreau e Pierre Romans sentono di avere il mondo nelle mani. In Concorso a Cannes, Valeria Bruni Tedeschi continua la sua filmografia sul filo dell’autofiction, tra nostalgia e autoanalisi. Con Louis Garrel nei panni di Chéreau. Cinema sentimentalmente disinibito e appassionato. Al cinema
>> Corsage – Il corsetto dell’Imperatrice (Marie Kreutzer): dopo la Maria Antonietta di Sofia Coppola e la Diana di Pablo Larrain è il turno di una nuova principessa triste e annoiata, prigioniera di un mondo che non la capisce, Sissi. Rivisitazione con Vicky Krieps (Phantom Thread, Bergman Island) che procede per episodi, divagazioni e fantasie, dentro e fuori dalla storia, alla ricerca dell’intimità dell’Imperatrice, con le musiche che Camille. Qui la recensione completa. Cinema pop e malinconico per ragazze romanticamente decadentiste. Al cinema
>> Ernest e Celestine – L’avventura delle 7 note (Jean-Christophe Roger e Julien Chheng): Nuova avventura per Ernest e Celestine (film animato del 2012 con sceneggiatura di Daniel Pennac, candidato all’Oscar): un viaggio nella terra natale di Ernest per poter riparare il suo violino, ma arrivati a Ostrogallia, Ernest e Celestine scoprono che la musica è stata bandita… Con le voci italiane di Alba Rohrwacher e Claudio Bisio. Cinema d’animazione che fa bene non solo ai più piccoli. In sala dal 22 dicembre
>> Living (Oliver Hermanus): rivisitazione di Ikiru di Akira Kurosawa per la regia di Oliver Hermanus (Moffie, The Endless River) da una sceneggiatura del Premio Nobel Kazuo Ishiguro (Quel che resta del giorno, Non lasciarmi). Presentato Fuori Concorso all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, Living è la storia di un uomo comune, ridotto da anni di routine d’ufficio a condurre un’esistenza nell’ombra, che all’ultimo minuto fa uno sforzo supremo per trasformare la sua vita noiosa in qualcosa di meraviglioso. Cinema di gran classe. Al cinema dal 23 dicembre
>> Fairytale (Aleksandr Sokurov): Sokurov e il potere: il regista russo di Faust (Leone d’oro a Venezia) e Arca Russa gira una “favola” allegorica, immaginando il purgatorio dei dittatori e dei capi di Stato come un crepuscolo degli Dei. Tecnica digitale usata con gusto pittorico, guardando alle stampe – a metà strada tra le illustrazioni di Gustave Doré e le incisioni di Giovanni Battista Piranesi – per una Divina Commedia senza via d’uscita. Cinema di grande suggestione e impegno autoriale. Al cinema dal 23 dicembre
>> Le otto montagne (Felix Van Groeningen, Charlotte Vandermeersch): dagli autori di Alabama Monroe l’adattamento per il grande schermo dal romanzo Premio Strega di Paolo Cognetti, una storia di montagna e amicizia, piena di vita e d’amore. Premio della giuria a Cannes 2022 ex aequo con EO. Con Luca Marinelli, Alessandro Borghi e Filippo Timi. Gran cinema benessere. Al cinema dal 22 dicembre
>> EO (Jerzy Skolimowski): rilettura del classico di Bresson, per mano del regista polacco di 11 minuti e La ragazza del bagno pubblico, il viaggio di un asino, di padrone in padrone, diventa una metafora dei meccanismi della società. Premio della giuria a Cannes 2022 ex aequo con Le otto montagne. Cinema d’autore che omaggia il cinema d’autore. Al cinema dal 22 dicembre