Dal 14 al 18 gennaio torna la settimana invernale dedicata al Lusso di Artcurial all’Hotel Hermitage di Montecarlo
Dopo due giorni di esposizione, il 16 gennaio si parte con le tradizionali vendite della settimana del lusso, che sono dedicate all’alta gioielleria, agli orologi da collezione, agli orologi da donna (“Time is Feminine”), alle borse Hermès e di lusso.
Questa sarà la prima edizione sotto la guida di Olga de Marzio, nuovo direttore di Artcurial Monaco da luglio 2022. Nata a Caracas, in Venezuela, è di origine tedesca e italiana di adozione, ha studiato “Arti Visive e Comunicazione” a Roma. La prima asta di Artcurial a Monaco risale al 2006 e dieci anni dopo vede la luce una seconda sessione annuale di vendite, questa volta in inverno. Nel 2021 le aste tenutesi nel Principato hanno totalizzato oltre 32 milioni di euro, con un aumento del 50% rispetto al 2020. Monte-Carlo è diventata la seconda piazza di vendita della Maison, dopo Parigi e davanti a Marrakech.
Per questa edizione 2023, si parte lunedì 16 con la prima sessione di gioielli e, alla sera, sarà disperso il catalogo di orologi. Grandi nomi dell’orologeria in versioni rare e inaspettate compongono l’asta, tra quali si segnalano un Rolex Day-Date in oro giallo con quadrante in diaspro verde (lotto 226, 20-30 mila), un Patek Philippe (Ref. 3940) in versione oro rosa (lotto 297, 40-60 mila) e un cronografo Rolex Daytona con quadrante Paul Newman (lotto 253,120-180 mila).
Lot 297
Tra i top lot un orologio con la doppia firma: Patek Philippe e Tiffany & Co, che stima 200-300 mila euro (Lotto 286). Interessante la storia di questa partnership raccontata nella scheda in catalogo: dal 1850 in poi, gli elevati standard e la competenza dell’alta orologeria svizzera hanno suscitato l’ammirazione e il desiderio degli americani. Antoine Norbert de Patek, convinto che l’America incarnasse il futuro, è alla ricerca di un prestigioso partner a New York. Nel 1851 incontra Charles Lewis Tiffany e viene firmato un primo accordo tra l’orologiaio e il gioielliere, che diventa il primo rivenditore ufficiale dei prodotti Patek sul mercato americano.
Nel 1876 le due aziende firmano un nuovo accordo, con Tiffany & Co che diviene “agente generale” per gli Stati Uniti. Questa nuova partnership impegna l’azienda di Charles Lewis Tiffany a curare “gli interessi di Patek Philippe & Co. in America come se fossero i propri interessi”. Da parte sua, Patek Philippe diventa il rappresentante ufficiale del gioielliere americano a Ginevra e lo mostra con orgoglio sulla facciata del suo edificio storico con la scritta “Agents for Tiffany & Co., New York”.
Patek Philippe, che ha beneficiato della reputazione di Tiffany & Co. negli Stati Uniti, attira così una nuova clientela americana composta da uomini d’affari e finanzieri la cui ricchezza a volte superava quella delle più ricche famiglie europee. Fino all’inizio degli anni ’60, la metà degli orologi prodotti da Patek Philippe viene venduta agli americani, il che testimonia il notevole impatto che Tiffany & Co ha avuto sullo sviluppo commerciale della maison svizzera. A testimonianza dell’amicizia tra le due aziende, Tiffany & Co. è l’unico rivenditore al mondo che può apporre il proprio nome sul quadrante di un orologio Patek Philippe. Questo rif. 5712 in oro rosa porta quindi una doppia firma.
Bellissimo tra gli altri top lot il Patek Philippe Celestial (Rif. 5102) che permette di osservare in tempo reale la posizione delle stelle nel cielo di Ginevra (lotto 283, 150- 300 mila). Lanciato nel 2002, è una delle complicazioni più importanti mai sviluppate da Patek Philippe. Il suo quadrante mostra il cielo notturno dell’emisfero boreale con il movimento apparente delle stelle e la posizione della luna e le sue fasi durante il ciclo lunare. Due lancette traforate indicano le ore e i minuti dell’ora legale. Un’ellisse, posta sotto il vetro dell’orologio, delimita il cielo visibile che si apre sopra Ginevra e tutte le città situate alla stessa latitudine.
Top lot assoluto il “Tourbillon Souverain” del 2003 di F.P. JOURNE, senza dubbio il modello di orologio da polso più famoso dell’orologiaio François-Paul Journe. L’ingegnoso capolavoro ha ricevuto il premio Aiguille d’Or al Grand Prix d’Horlogerie de Genève nel 2004. È stato anche votato orologio dell’anno al Gran Premio per “Orologio dell’anno” in Giappone nel 2004. Con questo modello, François-Paul Journe ha aperto un nuovo capitolo dell’orologeria contemporanea: rivisitare e recuperare le innovazioni che hanno rivoluzionato la storia dell’orologeria. Quota 400-800 mila euro.
Il 18 gennaio sarà il turno degli orologi da donna, un catalogo tematico lanciato qualche anno fa dal titolo “Le Temps est Féminin“, una cinquantina di orologi eleganti e raffinati. Frutto dell’incontro tra orologeria, gioielleria e femminilità, questa selezione è composta da orologi segreti, orologi gioiello, orologi sportivi e orologi pendenti, tutti firmati dai più grandi nomi dell’orologeria. Oltre agli iconoci Cartier Panthère, si segnala un particolare modello di Chanel, del 2004: CHANEL Collection 1932, N° ZE38274 in oro bianco, diamanti e madreperla. L’originalità è nella cassa rettangolare decorata con motivi geometrici incastonati di madreperla che lasciano intravedere il bracciale (lotto 723, 4-6 mila euro).
Il catalogo dedicata all’Alta Gioielleria sarà disperso in due sessioni, una prima lunedì 16 alle 14:00 e una seconda martedì 17 alle 18:00. Cartier, Van Cleef & Arpels e Boucheron, i più grandi nomi di Place Vendôme, saranno presenti alla vendita. Sotto i riflettori la gioielleria francese, ma anche quella italiana con Bulgari e Buccellati. In asta gioielli di tutte le epoche, da quelli antichi con una favolosa custodia di spille ornate di smeraldi, una collana Mellerio in oro e diamanti, icone degli anni ’60 con in particolare esempi di Van Cleef & Arpels, ma anche gioielli più contemporanei, di Dior e Chanel. Un capitolo sarà dedicato anche ai gioielli degli artisti: César, Corneille, Cocteau, Ernst e Lalanne.
Guidano il catalogo una spilla in oro giallo 18 carati con smeraldi colombiani, diamanti e argento dell’inizio XX secolo (Lot 419, 250-300 mila) e un collier di diamanti attribuito a ARFAN (Lot 586, 250-3050 mila). Bello il Collier “Serpenti” di Bulgari in oro giallo e bianco 18 carati, articolato, che raffigura un un serpente stilizzato tempestato di rubini e diamanti taglio brillante. La testa del rettile tempestata di diamanti taglio brillante e marquise, così come l’estremità della coda, due rubini sono stati utilizzati per gli occhi. Firmato e numerato (Lotto 152, 180 – 250 mila).
Infine segnaliamo l’asta del 17 gennaio “Hermès & Luxury Bags” che offrirà una selezione delle borse più belle del momento. Tra Hermès, Chanel e Louis Vuitton, i collezionisti potranno scegliere tra modelli in coccodrillo, struzzo o vitello, in vari colori e rare edizioni limitate. Guida l’asta una Kelly Sellier 25 in coccodrillo smeraldo che stima 35.000 – 45.000 euro.
Joaillerie – 16 gennaio
Horlogerie de Collection – 16 gennaio
Hermès & Luxury Bags – 17 gennaio
Joaillerie – 17 gennaio
Le Temps est Féminin – 18 gennaio