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Addio a Gianfranco Baruchello. Si è spento a Roma a 98 anni

Gianfranco Baruchello. Photo credit: Stefano Ferroni

Si è spento all’età di 98 anni Gianfranco Baruchello. L’artista, livornese di nascita, lavora tra pittura, scultura e installazione. Studia giurisprudenza ma dalla fine degli anni Cinquanta si dedica all’arte. Le sue opere delicatissime e dalle tonalità molto chiare, dagli sfondi per lo più bianchi, si compongono di minuscoli disegni dal tratto netto e schematico accompagnati da piccole scritte. Passa dai dipinti su vari supporti alla creazione di scatole-oggetti, dal montaggio di film alla realizzazione di azioni e progetti su scala ambientale.

I suoi primi oggetti sono costituiti da libri o giornali assemblati e vengono esposti nel 1962 a Parigi (Collages et objets) e a New York (New Realists). La prima mostra personale risale al 1963, presso la galleria La Tartaruga a Roma. Nel 1964, in occasione della mostra presso la galleria Cordier & Ekstrom a New York espone opere che presentano un significativo punto d’arrivo della sua ricerca: frammentazione, disseminazione sulla tela di immagini ridotte a minimi elementi, decentramento concettuale dello spazio, ecc.

Marcel Duchamp

La sua vita si costella di grandi incontri, primo fra tutti quello con Marcel Duchamp. Lo conosce nel 1962 e gli  dedica nel 1985 il volume Why Duchamp. Nel 1973 avvia il progetto Agricola Cornelia S.p.A., un esperimento tra arte e agricoltura, che lo impegna per otto anni. Nel 1998 ha istituito, con la moglie Carla Subrizi, la Fondazione Baruchello.

Ha partecipato a più edizioni della Biennale di Venezia (1976-80, 1988-90, 1993, 2013) e di Documenta a Kassel (1977, 2012). Dal 2011 una serie di retrospettive si sono inaugurate in Italia e all’estero (Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma, 2011; Deichtorhallen Sammlung Falckenberg, Amburgo, 2014; ZKM, Karlsruhe, 2014; Raven Row, Londra, 2017; Villa Arson, 2018, Nizza; Mart, Rovereto, 2018).

 

Psicoenciclopedia Possibile

 

Nel 2020, con il progetto Psicoenciclopedia possibile, promosso dall’Istituto della Enciclopedia italiana Treccani, realizza un’opera-archivio di parole e immagini in parte inediti. Si tratta di un’imponente opera editoriale alla quale ha lavorato dal 2017. «La Psicoenciclopedia possibile è costruita come se fosse un volume dell’Enciclopedia Italiana Treccani, ma non lo è». Il volume, articolato in 816 pagine che raccontano e illustrano 1.200 voci (nella prima parte) e 200 tavole di immagini (nella seconda parte), è un progetto ambizioso e inedito di reinterpretazione del concetto-strumento di enciclopedia, un atlante possibile di relazioni da costruire autonomamente col “piacere di pensare”, praticando un’ars combinatoria non escludente.

 

Gianfranco Baruchello, Oncle Dugongo et le général Sigmund

 

Il suo record d’asta risale al 2018 quando da Il Ponte a Milano “Oncle Dugongo et le général Sigmund” del 1976 è stato venduto per 80.000 €.

 

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