Christie’s porta in asta un’opera finora sconosciuta di Antoine Watteau, Le Pèlerinage a l’Ile de Cythère. Il dipinto, più grande rispetto ai quadri più noti dell’artista, rappresenta una tappa fondamentale nel suo percorso pittorico. La stima è di 2.5-3.5 milioni di dollari. Appuntamento per il 25 gennaio 2023 a New York con la Old Masters, una delle dieci aste che compongono la Classic Week.
Nella luce leggera del tardo pomeriggio tre coppie camminano a braccetto lungo una collinetta erbosa. Il loro obiettivo sono le rive del lago che brilla sotto di loro, sulla cui sponda opposta si erge un’architettura fiabesca. Ancora più dietro le montagne innevate si accingono a nascondere il sole che tramonta. Le figure percorrono un sentiero ricolmo di vegetazione, con i platani che nascondono una scultura classica. La visione è idilliaca, rimanda a un paradiso fuori dal tempo. Tutto è pervaso da un’atmosfera di placido romanticismo.
Questo il contenuto di Le Pèlerinage a l’Ile de Cythère, dipinto di Antoine Watteau da poco riscoperto. Della manciata di dipinti di Watteau che sono riemersi negli ultimi decenni – come per esempio The Island of Cyther (Städelsches Kunstinstitut und Stadtische Galerie, Francoforte sul Meno), The Italian Comedians e La Surprise (entrambi J. Paul Getty Museum, Los Angeles) – pochi sono più importanti di quest’ultimo. Di dimensioni maggiori rispetto alla maggior parte dei dipinti di Watteau, l’opera è audace nella sua concezione ampia e panoramica del paesaggio, come anche nella pennellata rapida e fluida.
Nonostante la sua assenza dal Recueil Jullienne – il catalogo che raccoglie 300 dipinti di Watteau, pubblicato tra il 1735 e il 1737 dall’amico (e mercante) dell’artista, Jean de Jullienne – non ci sono dubbi sull’attribuzione dell’opera. Se non bastasse l’audace modernità della scenografia, lo squisito gioco di luci tra le figure e il fogliame, la padronanza della pennellata veloce e piumata, il dipinto compare in modo inequivocabile nei cataloghi di diverse collezioni e vendite settecentesche. Inoltre anche le analisi tecniche hanno confermato l’autorialità del dipinto, oltre che evidenziato i vari strati di pittura sottostanti l’attuale superficie del dipinto. Per esempio, sotto di esso, sono ancora presenti le tracce di una Sacra Famiglia precedentemente dipinta sulla tela, poi ruotata a 90° e coperta dalla nuova opera.
Anche a livello contenutistico l’opera si collega ad altre opere di Watteau, in particolare a Embarkation to Cythera, capolavoro conservato al Louvre di Parigi. La discesa tortuosa fino al lago; l’atmosfera sognante; gli amanti felici; il paesaggio incantato ispirato ai dipinti del Veronese e ai disegni di Pierre Crozat; le gelide catene montuose blu memori di Leonardo. Tutti questi elementi sono in comune ai due dipinti e certificano su entrambi la mano di Watteau.
Infine, sono evidenti i vari pentimenti spesso legati al modo di lavorare dell’artista, incline a dipingere per poi modificare la prima stesura. Accade con le figure, la vegetazione e soprattutto il cielo, su cui Watteau è tornato più volte raschiando e ridipingendo. Alcune aree dell’opera sono inoltre rese in modo troppo sommario, segno che probabilmente la stessa Le Pèlerinage a l’Ile de Cythère sia in realtà incompiuto.
Un elemento che non sembra affatto inficiare il valore dell’opera, stimata da Christie’s 2.5-3.5 milioni di dollari. Difficile che il dipinto possa impensierire il record di Watteau, fissato da La surprise: A Couple embracing while a Figure dressed as Mezzetin Tunes a Guitar, 15 milioni di euro da Christie’s a Londra nel 2008. Abbordabile invece Le Conteur: Artists from the Commedia dell’Arte in a Landscape, il secondo miglior risultato in asta di Watteau, con i 3.9 milioni di euro a cui è stato venduto nel 2000 sempre da Christie’s a Londra.