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La National Portrait Gallery di Londra riparte dagli scatti inediti di Paul McCartney

Paul McCartney: John and George, Paris, 1964. Paul McCartney: John and George, Paris, 1964.
Paul McCartney: John and George, Paris, 1964.
Paul McCartney, John and George, Paris, 1964. Photo Paul McCartney/The National Portrait Gallery/PA
Dopo tre anni di lavori di ristrutturazione, la National Portrait Gallery di Londra è pronta a riaprire nel giugno 2023. Lo fa con una mostra attesissima: Paul McCartney, Photographs 1963–64: Eyes of the StormL’esposizione raccoglie le foto inedite che il cantante ha scattato nel pieno della Beatlemania. Dal 28 giugno all’1 ottobre 2023.

Siamo tra il dicembre 1963 e il febbraio 1964 e i The Beatles sono appena diventati un fenomeno planetario. Le canzoni, i tour, la fama, le grandi città, i bagni di folla. Un momento magico, che si sarebbe potuto interrompere da un momento all’altro. Invece sarebbe stato solo l’inizio di una carriera iconica, tra le più celebri del mondo della musica e dello spettacolo. Oltre che per la band (che si scioglierà nel 1970), anche per i suoi singoli componenti, che seguiranno traiettorie diverse ma mai si staccheranno dal gruppo che li ha lanciati come uomini e artisti.

Tra loro una delle figure principali è sicuramente Paul McCartney, cantante e frontman della band insieme a John Lennon. Della sua figura si è detto tantissimo, ma forse è proprio lui ad avere ancora qualcosa da raccontare. O meglio, sono più di 200 fotografie da lui realizzate che tornano su quei mesi magici, tra il ’63 e il ’64, e ne approfondiscono il lato meno rappresentato. Ci sono autoritratti (che oggi chiameremmo senza dubbio selfie), immagine dei backstage, dei viaggi, delle città, dei compagni di band, dell’entourage e scene di (straordinaria) quotidianità.

Photo : Photo Paul McCartney/The National Portrait Gallery/PA
Photo Paul McCartney/The National Portrait Gallery/PA

A formare il nucleo di opere esposte è un archivio di quasi mille fotografie scattate da Paul McCartney con una fotocamera da 35 mm. Un corpus così ampio da non trovare spazio in mostra. Ragione per cui in occasione dell’esposizione è stato realizzato anche un libro, che contiene 275 fotografie e le annesse riflessioni del cantante.

Chiunque riscopra un cimelio personale o un tesoro di famiglia viene immediatamente inondato di ricordi ed emozioni, che scatenano associazioni sepolte nella nebbia del tempo. Questa è stata esattamente la mia esperienza nel vedere queste foto, tutte scattate durante un intenso periodo di viaggio di tre mesi, culminato nel febbraio 1964. È stata una sensazione meravigliosa, quella di tornare indietro nel tempo. Ecco il mio personale resoconto del nostro primo grande viaggio, un diario fotografico dei Beatles in sei città, a partire da Liverpool e Londra, seguite da Parigi (dove John e io eravamo stati semplici autostoppisti tre anni prima), e poi da quella che consideravamo la grande occasione, la nostra prima visita di gruppo in America, a New York, Washington D.C. e Miami” dice Paul McCartney.

Il libro – intitolato1964: Eyes of the storm – uscirà il 13 giugno 2023 in contemporanea mondiale. Oltre alle fotografie e le riflessioni di Paul McCartney, il volume contiene i saggi della storica di Harvard Jill Lepore, del direttore della National Portrait Gallery di Londra Nicholas Cullinan e della curatrice senior Rosie Broadley. In Italia a pubblicarlo è la Nave di Teseo.

https://www.lanavediteseo.eu/

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