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Christie’s è chiamata a restituire un dipinto agli eredi di Marcel Proust

Adriaen Van Der Werff, The Penitent Magdalene, 1707. COURTESY CHARLOTTE CARON.
Adriaen Van Der Werff, The Penitent Magdalene, 1707. Courtesy Charlotte Caron
Un tribunale francese ha stabilito che Christie’s è tenuta a restituire agli eredi di un banchiere francese – parente di Marcel Proust – un dipinto olandese del XVIII secolo oggetto di una richiesta di restituzione.

Il dipinto al centro della disputa, La Maddalena penitente, fu realizzato nel 1707 dall’artista olandese Adriaen Van Der Werff. Faceva parte della collezione di Lionel Hauser, cugino di Marcel Proust. Almeno fino a quando non gli è stata confiscata durante la seconda guerra mondiale insieme ad altre 40 opere d’arte. Per cui Hauser, a guerra conclusa, fece ricorso legale affinché gli venissero restituite.

L’opera era già passata in asta da Christie’s nel 2005, quando era stata venduta per 60 mila dollari. Nella scheda di provenienza dell’opera, secondo la società, non c’era menzione alcune agli Hauser. É stato prima della sua vendita nel 2018 – sempre da Christie’s, a Londra – che la casa d’aste ha segnalato l’opera ai discendenti di Hauser. La maison avrebbe anche tentato di facilitare una transazione – dividendo in due parti i ricavi della vendita – tra questi e l’attuale proprietario del dipinto. Quest’ultimo non si è però rivelato collaborativo, rifiutando di esporsi pubblicamente e di cooperare con le parti in causa. Così La Maddalena penitente è rimasta sospesa in una location provvisoria (e sicura) a Londra.

Nel frattempo, in Francia, gli eredi di Hauser si sono mossi legalmente. Qui il tribunale ha stabilito l’obbligo per Christie’s, che fino ad ora ha rispettato i diritti del suo cliente, di rivelare l’identità del proprietario del dipinto, oltre che a risarcire la famiglia Hauser delle spese procedurali per 10.9 mila euro. La sentenze dichiarava inoltre la “nullità” di tutte le vendite dell’opera avvenute in seguito al suo sequestro nel 1945.

Christie’s si è detta totalmente disposta a collaborare, anche perché situazioni come questa se ne sono già verificate diverse. Ciò che rende più complesso il caso specifico è che si situa a ponte tra Francia e Regno Unito, con conseguenti rallentamenti nei provvedimenti.

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