Da Adel Abdessemed a Subodh Gupta, 28 artisti internazionali espongono a Kiev per un progetto destinato a raccogliere fondi per l’Ucraina
Penserete a una fake news, ed è ampiamente comprensibile. Chi potrebbe mai pensare all’arte mentre missili e droni distruggono le città? Mentre ci si prepara a contrattaccare con carri armati e caccia bombardieri? Ma l’arte ha dimostrato tante volte nella storia di riuscire a superare le contingenze, anche drammatiche. Di riuscire ad esorcizzare le violenze, per arrivare alle coscienze. Ed ecco allora che la martoriata Kiev si prepara ad inaugurare la prima mostra d’arte dopo l’inizio della guerra Russo-ucraina. Un elaborato progetto che riunisce 28 artisti internazionali provenienti da 10 paesi diversi. Promosso dal team don’t Take Fake di Kyiv, che lavora da quasi 12 anni allo sviluppo della cultura moderna in Ucraina.
Lo scenario è quello di uno spazio espositivo temporaneo, il Module of Temporality (MOT), composto da 27 contenitori-moduli disposti su due piani e collocato dal 17 febbraio per tre mesi in piazza Kontraktova. Obbiettivo? Raccogliere fondi per il restauro delle istituzioni culturali danneggiate dall’aggressione russa. La mostra, che si presenta con dipinti, sculture, installazioni e opere audiovisive, è curata dal critico d’arte francese Fabrice Bousteau. “Un viaggio intenso e sensuale con un tema di ‘Temporalità’, che cattura la fluidità del momento presente”, dice della mostra.
Fra gli artisti presenti non mancano i nomi molto noti, da Adel Abdessemed a Subodh Gupta, da Jr a Thomas Hirschhorn, Kimsooja, Anri Sala. Il MOT sarà anche sede di proiezioni di film, spettacoli, conferenze e dibattiti. Dopo la conclusione della mostra, il team curatoriale prevede di organizzare un’asta di beneficenza con alcune delle opere presenti.
https://moduleoftemporality.com/en/
