Gallerie d’Italia di Milano ha sviluppato un percorso appositamente dedicato ai visitatori daltonici, che grazie agli occhiali ideati da EnChroma possono finalmente godere delle opere nella loro piena gamma cromatica.
Tra i tanti temi della nostra epoca ce n’è uno che ritorna insistente come un mantra: inclusività. A buon ragione ogni frangia della società chiede di essere messa nelle migliori condizioni per fruire di qualsivoglia esperienza che, di volta in volta, si ha la possibilità di vivere. Così tante realtà, anche museali, si stanno impegnando per garantire a tutti i possibili visitatori le migliori condizioni di visita.
Un recente e importante passo è stato compiuto dalle Gallerie d’Italia di Milano che – insieme alla Fondazione Paolina Brugnatelli, ente no profit milanese che promuove e sponsorizza numerose iniziative in campo scientifico e artistico – hanno annunciato una collaborazione per migliorare l’esperienza dei visitatori daltonici. Ovvero circa 2.5 milioni in Italia e 350 milioni nel mondo che vedono solo il 10% delle tonalità e delle sfumature.
A partire dal 28 ottobre 2022, infatti, gli ospiti daltonici del Museo hanno la possibilità di prendere in prestito gli speciali occhiali correttivi EnChroma durante la loro visita. In modo da poter vivere per la prima volta l’esperienza della mostra a colori chiari e vivaci. In particolare, a giovare della nuova tecnologia è il percorso denominato ARTE 4.0 “Alla scoperta del colore”. Ovvero quella sezione della collezione permanente di Gallerie d’Italia dedicata all’Ottocento e al Novecento che comprende quadri di Lucio Fontana, Bruno Munari, Ettore Spalletti, Emilio Vedova, Umberto Boccioni, Giorgio Belloni, etc.
Per scoprire la tipologia e la misura dell’alterazione della visione dei colori, e dunque il paio di occhiali correttivi più adatti a godersi il percorso, ogni visitatore ha la possibilità di svolgere, in soli due minuti, il test EnChroma per il daltonismo. E poi via a godersi le opere nella loro autenticità.
“Le sale sono numerate, in modo che l’ospite daltonico possa in autonomia seguire il percorso corretto in ordine cronologico” ha sottolineato Maddalena Aliperti, educatrice museale del team didattico per le disabilità sensoriali di Gallerie d’Italia in Piazza della Scala a Milano. “La mappa è scritta con il font Arial, che permette una lettura chiara della della mappa a coloro che hanno difficoltà visive; in aggiunta, sulla mappa, il numero accanto al nome dell’artista e il nome stesso sono rinchiusi all’interno di un rettangolo bianco per impedire una sovrapposizione di colori”.
Se il progetto EnChroma è già stato accolto in tanti musei del mondo (al Museo Georgia O’Keeffe di Santa Fe, al Nelson-Atkins Museum of Art di Kansas City, al Crystal Bridges Museum of American Art, in Arkansas, al Museum of Contemporary Art di Chicago, al Museum of Contemporary Art di Denver, in Colorado e al Centraal Museum di Utrecht) le Gallerie d’Italia di Milano è il primo istituto museale italiano a offrire gli occhiali EnChroma al pubblico. E, inoltre, è il primo museo al mondo a offrire un percorso appositamente progettato per guidare i visitatori daltonici. Un ulteriore grande passo sulla strada della digitalizzazione e dell’inclusione.