Al via la 16ma edizione di Art Dubai, che fino al 5 marzo fa della città la capitale del contemporaneo. Allestita negli spazi del Madinat Jumeirah, al Conference & Events Centre, la fiera torna con quattro sezioni: Contemporary, Modern, Bawwaba (che prevede esclusivamente opere nuove) e Art Dubai Digital, per un totale di oltre 130 gallerie provenienti da 40 Paesi di Asia, Africa, Europa, America e Oceania
Fondata nel 2007, Art Dubai si posiziona come «la principale piattaforma globale per l’arte e gli artisti del Medio Oriente e del Sud del mondo», come spiega il comunicato stampa, che prosegue ricordando come l’impostazione della fiera fornisca «un’alternativa rilevante e sempre più importante alle narrazioni tradizionali, in gran parte guidate dall’Occidente».
Il programma di Art Dubai 2023 è scandito da più di 50 appuntamenti che offrono conferenze, talks, eventi formazione, progetti paralleli. Tra gli eventi i più rilevanti la 16ma edizione del Global Art Forum di Art Dubai, la prima Dubai edition of Christie’s Art+Tech summit, una serie Modern and Collector talks sviluppate in collaborazione con Dubai Collection e un nuovo appuntamento in collaborazione con Art Business Conference, dedicato alla sostenibilità.
Come presenze italiane nella sezione Contemporary troviamo (in ordine alfabetico) AKKA Project (Dubai/Venezia), Thomas Brambilla (Bergamo), Galleria Continua (San Gimignano/Beijing/ Les Moulins/Havana/São Paulo/Rome/Paris/Dubai), Gallery Dr. Dorothea van der Koelen (Mainz/Venezia), Mazzoleni (Londra/Torino), P420 (Bologna), Giorgio Persano (Torino), Plan X (Milano/Capri), Galleria Studio G7 (Bologna). Nella sezione Bawwaba e Modern sono assenti le gallerie italiane, ma la seconda è co-curata da Lorenzo Giusti, Direttore della GAMeC di Bergamo, assieme a Mouna Mekouar, critica, curatrice, e storica dell’arte di base a Parigi. Ritroviamo poi l’Italia nella sezione Digital, nuovamente con Galleria Continua.
In merito all’edizione 2023 Benedetta Ghione, Executive Director, ha dichiarato:«Art Dubai ha sempre cercato di riformulare ciò che può essere una fiera d’arte e il programma ampliato di quest’anno riflette pienamente il nostro ruolo di punto d’incontro per le industrie creative della regione, sia commerciali che no-profit. Come innovativo partenariato pubblico-privato, siamo stati un incubatore di talenti, un catalizzatore per l’economia creativa qui a Dubai, un catalizzatore di grandi menti e un punto di accesso a questo vibrante ecosistema per il settore culturale più ampio». Mentre Pablo del Val, Direttore artistico, ha aggiunto: «Mentre il panorama delle fiere d’arte globali cambia, Art Dubai continua a svolgere un ruolo importante profilando e sostenendo gli ecosistemi culturali del Sud del mondo e il programma di quest’anno riflette pienamente la crescente importanza, energia e vivacità di questa regione. Una delle nostre line-up di gallerie più forti di sempre, completata da un programma ampliato di commissioni e leadership di pensiero, evidenzia l’ampiezza del discorso che sta accadendo qui e offre uno sguardo al passato, presente e futuro di questa importante regione».