Nel contesto di Parma Automotoretrò Wannenes organizza un’asta di Auto e Moto Classiche & Youngtimer. All’incanto 55 lotti che passano dall’automobilia alle moto, con vetture che spaziano dagli anni Venti al Duemila. Appuntamento per domenica 5 marzo 2023.
Highlight della vendita due vetture prodotte a Stoccarda da Mercedes Benz tra gli anni Cinquanta a Sessanta. Una 190 SL rossa del 1956 (stima 125-165 euro) che ha partecipato alla Mille Miglia del 2017. Stando alla Datacard, il modello è nato nel colore originale in cui è verniciata tutt’ora, con interno in pelle bianca. Tra gli optional la radio Becker Le Mans. E poi una 230 SL “Pagoda” W113 del 1965 (stima 60-80 mila euro), una vera icona degli anni ’60. L’auto, disegnata da Paul Bracq e Friedrich Geiger, raccoglieva il testimone proprio della 190 SL e consolidava Mercedes come produttrice di auto al vertice. Il classico tettuccio concavo le valse il soprannome di Pagoda.
Altrettanto simbolica la Lancia Flaminia Coupé (stima 75-95 mila euro), una delle Gran Turismo più apprezzate degli anni ’60, con 3 carburatori doppio corpo, che portavano la potenza a 140 cavalli. Quella proposta da Wannenes, prodotta nel 1963, è uno dei migliori esemplari in circolazione ad oggi.
Tra gli altri lotti pregiati c’è l’Alfa Romeo Giulietta Spider del 1960 (stima 59-79 mila euro), vettura rapidissima in grado di raggiungere la velocità massima di 155 km/h (165 dal 1958) era fra le sportive più belle sul mercato. Come pure la Fiat 1100 103/TV del 1956 (stima 39-59 mila euro). Introdotta nell’ottobre 1953, la versione 103 TV, acronimo di “Turismo Veloce”, costituì la versione più sportiva di questa importante berlina torinese. Più blasonata la Ferrari 208 Dino GT4 2+2 del 1977 (stima 29-39 mila euro) disegnata da Bertone.
Passando ai veicoli a due ruote, la Moto Guzzi G,T,V, 500 “Pre Astore” (stima 7.5-12.5 euro) fu completata il 28 settembre 1945 e aggiornata, rispetto alla versione dell’anteguerra, con ammortizzatori posteriori e anteriori a gas e i parafanghi che vennero introdotti poi sul successivo modello, l’Astore.