Il mese di marzo da Babuino è sotto il segno dei moderni e contemporanei. La maison romana presenta una ricca vendita di opere del Novecento, Arte Moderna e Contemporanea con dipinti, lavori su carta, ceramiche, arti decorative. Appuntamento per martedì 7 e mercoledì 8 marzo alle ore 15:00 presso la sede di Via dei Greci 2/a
Babuino presenta in questa vendita una selezione di opere proveniente dalla collezione degli eredi del celebre negozio di articoli di Belle Arti ‘L’Artistica’, che aveva la sua sede a Roma precisamente in Via del Babuino 23-24. Dopo una sessantina di lotti che aprono la vendita, parte questa sezione che è stata intitolata dagli esperti della maison “La scuola di Via Margutta. Opere dalla Collezione de ‘L’Artistica”.
Già dagli anni ’40 titolare dell’azienda era Elvira Fumarola; l’attività sarà condotta e gestita dal marito, l’Ing. Mario Tardivo, sino agli anni ‘80, e rappresenterà un punto di riferimento per gli artisti che avevano i loro studi nella vicina Via Margutta. In quegli anni il cortile interno al 51/a della storica ‘via degli artisti’ ospitava gli atelier di Giovanni Omiccioli, Gino Severini – che divideva il suo spazio con il genero Nino Franchina- Pericle Fazzini, Luigi Montanarini e altri ancora. Questi luoghi carichi di memoria suscitano ancora il loro fascino tra gli studiosi, gli addetti ai lavori, i turisti e i passanti.
In breve i Signori Tardivo divengono tra i più importanti sostenitori dell’arte della scena romana, promuovendo concorsi a premi come quello de ‘L’Artistica’ nel 1947, in collaborazione con la Galleria dell’Art Club di Via Margutta, un’importante istituzione che si occupava di presentare gli artisti anche sulla scena internazionale.
John S. Grioni, nel volume intitolato “Via Margutta ritratto di una strada” (pubblicato da Fratelli Palombi Editori, Roma 1970) la descrive così:
«Tra Piazza di Spagna, centro snob della vita romana e Piazza del Popolo che ne è il salotto letterario, scorre una via lunga e diritta, celata ai più dalla sua singolare ubicazione: Via Margutta, la strada degli artisti, chiusa se non per pochi sbocchi angusti e fusa da un lato all’alto pendio del Pincio che la protegge, nella erta ascesa di rampe e di giardini su fino all’Accademia di Francia e al Viale della Trinità dei Monti, che la domina in tutto il suo percorso. Vi si arriva per quattro vicoli brevi da Via del Babuino, che le è parallela; e subito cessa il traffico intenso e i suoni della città sfumano nel silenzio operoso di questa piccola Montmartre (…) Qui si aprono gli studi degli artisti che l’hanno resa famosa. Gli ampi finestroni a vetrate lasciano piovere una luce filtrata nella penombra degli interni (…) Fuori, sulla strada, le botteghe artigiane creano piccoli capolavori con una opera paziente spesso appresa e tramandata da generazioni: corniciai, maestri d’arte, formatori, restauratori, doratori, competono con gli esemplari d’epoca esposti alle mostre degli antiquari e dei mobilieri; e gallerie d’arte alla moda come eleganti saloni aprono le loro vetrine luminose su questo piccolo gioiello incastonato nel cuore della città. (…) Figlia di ignota e certo umile origina, diede infatti il suo primo vagito, auspice Gregorio 13°, ‘fra il 1572 ed il ‘75’ (non è elegante precisarne gli anni, ma tutti sanno che ne ha quasi 400); ed ebbe chissà come lo strano nome di Margutta, sul quale ognuno ha finora detto la sua. (…) Oggi, la strada è tornata a sonnecchiare – almeno in apparenza – nelle verdi alcove dei suoi cortili, mentre artisti quali Guttuso, Montanarini, Guzzi, Fazzini, Monteleone, Peikov, Gigotti, Gentilini; scrittori come il Martini, registi come Bragaglia, poeti quali Jandolo passarono od abitano ancora fra le sue mura corrose. (…)’»
Le opere
Tra le opere presenti in esposizione, l’olio su tela di grandi dimensione di Luigi Montanarini Interno del 1952 (Lotto n. 68, € 7000-10000) un dipinto olio su tela del 1940 di Mario Mafai, Barche al porto (Lotto n. 60, € 4000-5000) un olio su cartone telato di Ottone Rosai del 1956 Figure (Lotto n. 87, € 6000-8000) due opere appartenenti al periodo figurativo di Antonio Corpora, Pescatori con barche (Lotto n. 63) e Pesci e barche sul fondo (Lotto n. 66), Parigi di Sante Monachesi e ancora con due piccole e preziose opere di Giulio Turcato un Senza Titolo e Arcipelago (Lotto n. 81e 82) e ancora opere di Franco Villoresi e Beppe Guzzi.
Continuiamo attraversando gli studi artistici della vicina Via Margutta con le numerose opere di Giovanni Omiccioli tra le quali degne di particolare attenzione, un olio su tela del 1952 Barche in Sila n.3, (Lotto n. 104) e i suggestivi Fiori notturni (Lotto n. 111) proseguendo con Pericle Fazzini Omaggio a Dennis Gabor scultura in alluminio a cera persa del 1981 (Lotto n. 138, € 800-1200).
La passeggiata romana prosegue con l’opera di Giacomo Balla Villa Borghese, Erma a Parco dei Daini, degli anni ’20 (Lotto n. 108, € 50.000-70.000). Questa tecnica mista di olio e sabbia su cartone pressato è il top lot del catalogo. Nell’autentica di Elena Gigli (4 marzo 2018) si legge: «Già sul finire del primo decennio del Novecento, Balla si era rapportato con questa realtà naturalistica per realizzare i 15 pannelli su tela che formeranno la grande composizione rispecchiata della fontana e le olle di piazzale Scipione Borghese, meglio conosciuta come Parco dei Daini (…) Ora – per la realizzazione pittorica a pennellate larghe e corpose con l’introduzione anche di sabbia per rendere l’atmosfera pittorica più corposa e marmorea – intorno agli anni Venti del Novecento Balla riprende quella realtà pittorica e lui tanto cara e dipinge la grande Erma (…)».
Pregevoli le ceramiche di Duilio Cambellotti, figura tra le più rilevanti delle arti decorative in Italia dei primi anni del Novecento: la terracotta dipinta e invetriata a lustro La Coppa delle violette del 1925 (Lotto n. 57, € 10.000-15.000) e la Fontanina dei boccali del 1910/1912, terracotta ingobbiata dipinta e invetriata (Lotto n. 114, € 7000-9000) di estrema sensibilità il suo Studio per spiga di asfodelo, del 1910/1920 (Lotto n. 113). Di grande raffinatezza tecnica ed eleganza nella composizione l’olio su tavoletta di Bruno Croatto Vaso di fiori con lucerna (Lotto n. 22).
Di maestose dimensioni la Battaglia realizzata negli anni’30 (Lotto n. 34, € 3000-4000) da Antonio Giuseppe Santagata tra i principali protagonisti di quella grande stagione murale che contrassegnò la ricerca artistica italiana tra le due guerre. Campeggia con passo deciso la Vittoria alata di Arturo Martini (Lotto n. 29, € 12.000-18.000) scultura in bronzo a patina scura, ed altrettanto ferma è l’espressione nel volto dell’opera di Renato Guttuso Studio di testa del 1948 circa, un olio su cartoncino applicato su tavoletta (Lotto n. 45, € 2000-3000).
La prima tornata continua ad offrire opere di altri artisti tra i quali Turi Simeti con un acrilico su tela sagomata, 3 Ovali Rossi del 2011 (Lotto n. 142, € 4000 – 6000) Achille Perilli Col metodo del dubbio, del 1972 (Lotto n. 143, € 7000-9000) Antonio Bueno Ritratto femminile, un olio su masonite (Lotto n. 17, € 4000-6000) ed ancora con opere di Corrado Cagli, Fausto Pirandello, Gino Covili, Riccardo Tommasi Ferroni, Ennio Calabria con le sue Figure Danzanti del 1980 (Lotto n. 162, € 4000 – 6000).
Gli artisti internazionali
Non mancano gli artisti internazionali tra i quali Sol LeWitt, con una gouache su carta (Lotto n. 139, € 4000-6000) l’artista inglese Mary Newcomb con un’opera del 1971, The rank in his field (Lotto n. 125, € 8000-12000) il siriano Louay Kayali con un Ritratto di donna del 1958 (Lotto n. 124 € 12.000-18.000) e Kisaki Yaya artista giapponese che realizza opere con una grande accuratezza tecnica (Lotti nn. 200 e 201).
La scultura
Oltre alla già citata Vittoria Alata, si segnala la presenza di numerose sculture di differenti artisti tra cui Alba Gonzales, con un bronzo dorato dal titolo Parabola di una macchina del 1980 (Lotto n. 51) Edoardo Villa con due importanti opere Composizione del 1959 (Lotto n. 54) e Standing form figure del 1973 (Lotto n. 55, € 7000-9000) Carlo Zauli, Altorilievo del 1975 circa opera in grès smaltato (Lotto n. 37) Emilio Greco con il grande bronzo a patina dorata Il bove del 1948 (Lotto n. 102 € 6.000-8.000).
Dipinti, grafiche e arti decorative del XX secolo
La seconda tornata offre una selezione di arredi tra cui una coppia di credenze Decò in frassino decorati da racemi scolpiti, un lampadario di Pietro Chiesa per Fontana Arte degli anni ‘50 (Lotto n. 290, € 4000-6000) un tavolo da pranzo di Carlo Scarpa per Cattelan degli anni ‘70, con piano in cristallo ovale e sostegni in travertino scolpito (Lotto n. 312, € 800-1200) una lampada da tavolo a sagoma di lanterna in vetro multicolore Vetreria Cenedese degli anni ‘60.
Si continua la vendita con una sezione dedicata ai vetri tra cui un vaso degli anni ‘20 a sagoma di anfora in calcedonio con inclusioni di avventurina dei Fratelli Toso (Lotto n. 219, € 200 – 300) un vaso di Vittorio Zecchin per Cappellin degli anni ’40 in vetro soffiato rosso con corpo allungato con costolature e anse applicate (Lotto n. 243, € 700 – 900). In vendita delle preziose rilegature in cofanetto di edizioni d’arte illustrati dai grandi Maestri del Novecento tra i quali Giacomo Manzù, Pericle Fazzini, Henry Moore, Renato Guttuso e Giorgio De Chirico Salvador Dalì.
L’asta sarà anche trasmessa in streaming e si potrà partecipare attraverso le piattaforme di on-line bidding “Mybabuino”, “Drouot”, “Invaluable”, “The Sale Room”e “Lottissimo”.
ASTE
Martedì 7 marzo, ore 15.00
Dipinti, disegni e sculture
Mercoledì 8 marzo, ore 15.00
Dipinti, grafiche e arti decorative del XX secolo
Esposizione
da venerdì 3 a lunedì 6 marzo 2023
Orario continuato: 10.00/20.00
www.astebabuino.it