A Maastricht, Paesi Bassi, è in corso fino al 19 marzo 2023 la 36ma edizione di TEFAF. Ecco alcune delle vendite effettuate nei primi giorni di apertura
Oltre 250 musei hanno preso parte all’Anteprima VIP per collezionisti (il 9 e 10 marzo), tra cui una nutrita schiera di istituzioni di rilievo sia americane che europee: la National Gallery of Washington, l’Art Institute of Chicago, il J. Paul Getty Museum, il MoMa, il Metropolitan Museum of Art, l’American Friends of the Louvre, l’American Friends of the Musée d’Orsay, il Guggenheim, gli Uffizi, il Teylers Museum, il Van Gough Museum, il Rijksmuseum, il Museum of Fine Art Boston, il Louvre, il Toledo Museum, il Dallas Museum, il Kimbell Museum, il Museum Voorlinden, il Mauritshuis, il Cleveland Museum, la Frick Collection, il Museo di Palazzo Barberini, il Kunstpalast Düsseldorf, il Minneapolis Institute of Art, la National Gallery of London e le National Galleries of Scotland.
Dopo l’incredibile rapina che nel 2022 aveva lasciato sbalordito l’intero sistema dell’arte e gli organizzatori della fiera (tra l’altro, pochi giorni fa la polizia olandese ha identificato i colpevoli nella Pink Panther Gang, famigerata organizzazione criminale dei Balcani attiva dal 2001) i visitatori dell’edizione 2023 di TEFAF hanno apprezzato il notevole rafforzamento della sicurezza della fiera, che dispone ora dei cancelli di sicurezza con metal detector impiegati nei musei più prestigiosi del mondo.
Di seguito alcune delle vendite più importanti registrate finora
Arte moderna e design
White Cube (stand 400) ha venduto 10 opere nella giornata di apertura, tra cui alcuni pezzi di Tracey Emin, Damien Hirst, Park Seo-Bo e Georg Baselitz.
Patrick Heide Contemporary Art (stand 625) ha venduto una selezione di disegni astratti di Rebecca Salter, prima presidentessa della Royal Academy, per una cifra non resa nota.
Alla sua prima partecipazione, la galleria veneziana Caterina Tognon (stand 717) ha goduto di un inizio positivo vendendo Tulipaniera Antica di Lillia Tabasso per 30.000 euro e Fiolario di Wendy Wheatley per 20.000 euro.
Tornabuoni (stand 408), galleria attiva a Firenze, Parigi e Milano, ha venduto diverse opere di Pier Paolo Calzolari, Lucio Fontana ed Emilio Isgrò. Maggiore G.A.M (stand 460) ha concluso notevoli vendite a collezionisti privati internazionali, riguardanti opere di Giorgio Morandi, Claudine Drai e Giorgio de Chirico.
Dipinti
La britannica Trinity Fine Art (stand 361) ha venduto la sua opera di punta, Ritratto di studioso seduto, in posa di tre quarti, con un libro in mano di Jacopo Robusti, detto Tintoretto. Ad acquistarlo, per una cifra non resa nota, un collezionista privato. La galleria di Barcellona Artur Ramon Art (stand 251) ha venduto il suo dipinto principale di Joaquin Sorolla, Bambine sulla spiaggia, dal prezzo richiesto di 2.700.000 euro.
Colnaghi (304) ha venduto a clienti privati un ritratto di giovane nobildonna con gioielli preziosi e un abito nero con ricami dorati di covoni di grano e un’alta gorgiera bianca di Alonso Sánchez Coello e un San Girolamo penitente di Alonso Berruguete.
La galleria londinese Charles Beddington (stand 367) ha riportato intense vendite inaugurali tra cui una coppia di vedute veneziane della cerchia di Canaletto. La galleria napoletana Giacometti Old Master Paintings (stand 362) ha riportato tre vendite tra cui quella di Sul ponte, in vista di Stromboli di Raoul du Gardier, Madonna di Massimo Stanzione e La Nutrice di Vincenzo Gemito.
Caylus Gallery (stand 364), di Madrid, ha riportato la vendita di cinque opere, ciascuna a un prezzo a cinque zeri, tra cui Vergine con bambino di Luis de Morales. Nella giornata di apertura, l’espositore della sezione Showcase Elliott Fine Art (SC9) ha venduto Lea, una sposa di Betlemme di Albrecht de Vriendt (1843-1900) a un museo statunitense per una cifra a cinque zeri.
Specializzato negli Old Master olandesi, Bijl-van Urk (stand 370) ha concluso cinque vendite importanti tra qui quelle di Scena di cucina con una cameriera che pompa acqua di Cornelis Bisschop, Il maestro di Quiringh van Brekelenkam, e Natura morta di frutta su una sporgenza di pietra di Abraham Mignon. Tutte le opere sono state acquistate da collezionisti privati per somme a cinque zeri.
Antiquariato
La parigina Steinitz Gallery (stand 182) ha venduto una splendida scrivania Luigi XVI a otto gambe di Jean-François Leleu proveniente dalla collezione di Ernestine de Castellane, Duchessa d’Otrante e vedova di Joseph Fouché, residente nella Villa du Riond-Bosson, Morges, Svizzera. L’arredo è stato acquistato da un collezionista privato per oltre 1.500.000 euro.
Sempre da Parigi, Galerie Kugel (stand 202) ha riportato la vendita di un importante calice decorato del XVII secolo in vetro rubino, con il suo piede, di Johann Kunkel , acquistato da un importante museo olandese.
Nel primo giorno di fiera, il mercante d’arte belga De Backker Art (stand 192) ha venduto diverse opere medievali a collezionisti privati.
L’espositore della sezione Showcase Zebregs&Röell (SC7), Amsterdam, ha venduto 12 opere nei primi due giorni, tra cui un set di pettini in guscio di tartaruga realizzato da Paul Bennett per una signora inglese in Giamaica, con iscrizione e data Sarah Henly, Jamaica 1670.
Kunsthandlung Julius Böhler (stand 214) ha venduto alla Phoebus Foundation Asino da processione con testa oscillante, impiegato durante le commemorazioni della Domenica delle Palme in Sud Italia o in Spagna.
Elfriede Langeloh (stand 163) ha venduto un vaso Augustus Rex di Meissen decorato con il motivo ‘Vogelbaum’ a un collezionista tedesco per 80.000 euro. Re Augusto III commissionò questi vasi per arredare la Sala della torre del Castello di Dresda. Un altro esemplare è esposto al V&A Museum di Londra.
Jewelry
Specializzata in gioielli storici, la spagnola Deborah Elvira (stand 232) ha venduto un anello medievale in argento dorato con zaffiro, e una croce del XVII secolo in oro e cristallo.
Opere su carta
Un ottimo inizio anche per la tedesca Nicolaas Teeuwisse OHG (stand 619) che ha venduto diverse opere, acquistate per l’85% da musei quali il Rijksmuseum, un secondo museo olandese, e altri importanti musei statunitensi.
Agnews Works on Paper (stand 604), Bruxelles, ha venduto diverse opere tra cui Autoritratto nudo con braccio alzato di Pablo Picasso, acquistato da un collezionista privato.
Il mercante d’arte londinese Stephen Ongpin (stand 607) ha registrato un ottimo inizio di fiera grazie a numerose vendite tra cui quelle di studio delle mani della Vergine in preghiera di Jean-Auguste-Dominique Ingres, e Tre figure in un paesaggio al chiaro di luna di Giuseppe Bernardino Bison.
La galleria londinese Tafeta (stand 615) ha riportato delle buone vendite, tra cui quelle di due opere dell’artista nigeriano Babajide Olatunji, acquistate rispettivamente da due collezionisti privati tedeschi. Il prezzo richiesto di ciascuna era di GBP 24.000.
La galleria edochiana A Lighthouse called Kanata (stand 484) ha riportato la vendita di oltre metà delle sue opere esposte tra cui alcune di Niyoko Ikuta, Ayane Mikagi, Kosuke Kato, Ken Mihara e Kiyo Hasegawa.
Arte antica
Charles Ede (stand 501), Londra, ha concluso 20 vendite nelle giornate di anteprima, tra cui quella di una dea della fertilità anatolica del Neolitico, acquistata da un cliente di lunga data per 90.000 euro. Lo specialista britannico in antichità David Aaron (stand 502) ha venduto a un collezionista privato la sua opera di punta, il Babbuino “Dattari”, rappresentazione dell’antico dio egizio Thot, protettore degli scribi e dei matematici.
Arte tribale
Dal Belgio, Patrick & Ondine Mestdagh (stand 703) ha venduto numerose opere tra cui Sommo sacerdote Māori di Gottfried Lindauer, noto per i suoi ritratti del popolo Māori, acquistato da un collezionista privato per EUR 100.000 circa.
Scultura
La galleria londinese Stuart Lochhead Sculpture (112) ha venduto a un collezionista privato Leone che divora una cerva di Barthélemy Prieur (1536-1611) per circa GBP 1.400.000.
TEFAF Maastricht prosegue fino a domenica 19 marzo al MECC di Maastricht