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The Florentine Eye. La collezione del mercante Giovanni Pratesi in asta da Sotheby’s

Courtesy of Sotheby's
168 lotti compongono l’incanto Giovanni Pratesi – The Florentine Eye, che il 22 marzo 2023 Sotheby’s presenta a Milano. Un tributo allo storico mercante d’arte fiorentino, capace di guidare i collezionisti nella creazione di raccolte coerenti e personali. Ma anche a comporne una propria, di cui ora Sotheby’s propone alcuni pezzi pregiati.

Erede di una storica generazione di mercanti d’arte fiorentini – rappresentata principalmente da Stefano Bardini ed Elia Volpi, che avevano plasmato il gusto per l’arte del primo Rinascimento all’inizio del secolo scorso – Giovanni Pratesi è stato in grado di andare oltre, diventando figura di riferimento della vita culturale fiorentina per oltre 50 anni. La sua galleria di via Maggio era un must per ogni collezionista del tempo, ricca di proposte sorprendenti e di qualità. Ma soprattutto, nella memoria di tutti, la sua sincera collaborazione con le istituzioni in favore del patrimonio culturale italiano.

Si ricorda, per esempio, la collezione di dipinti senesi del XVI secolo che Giovanni ha creato per la Pinacoteca di Siena, che è andata a colmare il precedente divario tra i dipinti rinascimentali e barocchi della collezione. L’attenzione per la storia dell’architettura è invece alla base del delicato restauro della Cappella Serristori di Giovanni Battista Foggini, da lui promosso. O ancora, la  creazione della Fondazione Giovanni Pratesi, nell’ex Oratorio  Serristori di Figline Valdarno, testimonia il suo amore per l’arte fiorentina e il desiderio di condividerlo con il pubblico toscano.

Nel settembre 2022, Pratesi ha donato un busto perduto di Gaetano  Berenstadt (1687-1734) a Palazzo Pitti di Firenze. L’opera raffigura la star della musica e cantante virtuoso, che nel XVIII lavorava come commerciante di sculture. Dopo aver acquistato il busto, che era stato dimenticato e identificato erroneamente come un ritratto di Luigi XV, Giovanni Pratesi è riuscito a identificarlo come un ritratto di Gaetano Berenstadt. Questo grazie a un confronto con il ritratto su medaglia di Lorenzo Maria Weber, anch’esso nella  collezione di Pratesi.

In virtù di tutto questo, il 22 marzo Sotheby’s gli dedica un’asta che lo celebra come il mercante d’arte fiorentino che nel secolo scorso ha ridefinito il ruolo. Grazie, come detto, proprio all’approccio appassionato, curioso, che lo ha portato a riscoprire opere perdute e guidare i collezionisti nella creazione di raccolte coerenti e personali. Ma anche a comporne una propria, di cui ora Sotheby’s propone alcuni pezzi pregiati. Lo fa nell’incanto intitolato Giovanni Pratesi – The Florentine Eye, che conta 168 lotti dalla stima complessiva pre-vendita di circa 2,3 milioni di euro.

Ecco gli highlight:

Italia, Genova, ultimo quarto del XVII secolo
Coppia di armadietti in palissandro, intagliati e dorati
Stima 120-180 mila euro
Courtesy of Sotheby’s
Italia, Roma, XVI secolo
Rilievo con le nove muse
Stima 80-120 mila euro
Courtesy of Sotheby’s
Circolo di Baccio Bandinelli (Firenze 1493 – 1560)
Italia, Firenze, prima metà del XVI secolo
Busto del giovane Bacco
Stima
80-120 mila euro
Courtesy of Sotheby’s
Attribuito a Mattia Valenziani (Roma 1746 – ? Napoli)
Napoli, ultimo quarto del XVIII secolo
Coppia di piani in pietra vulcanica poggiati su tavoli in legno intagliato, dipinto e dorato
Stima
70-100 mila euro
Courtesy of Sotheby’s
Seguaci di Anthonis Mor
Ritratto di gentiluomo spagnolo
Stima 40-60 mila euro
Courtesy of Sotheby’s
Il link al catalogo completo.

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